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Nella Biblioteca Statale di Monaco di Baviera giace un manoscritto greco (Codex Monacensis Graecus 314) contenente 29 omelie anonime sui Salmi. Nel 2012 una studiosa italiana, Marina Molin Pradel, avanzò l’ipotesi che si trattasse di omelie di Origene. Questa tesi è stata ampiamente confermata dagli studiosi, che hanno giudicato quella scoperta una delle più importanti degli ultimi anni. Viene ora pubblicata l’edizione critica di quelle omelie, con traduzione italiana, e questo primo volume comprende le prime 13.
Sono omelie bibliche, nel senso che Origene predicava in chiesa davanti a un pubblico ordinario, alla presenza del vescovo, commentando i Salmi versetto per versetto. Sono tutte del periodo palestinese (dopo il 231). L’autore parte sempre dal senso letterale, attenendosi strettamente al testo greco, e solo raramente rifacendosi al testo ebraico. Tuttavia invita sempre gli ascoltatori a cercare un senso più profondo, che sia utile alla loro vita morale e spirituale. Lo fa con quella padronanza della Bibbia che lascia stupefatti, come se la possedesse tutta a memoria. Gli spunti dottrinali sono appena accennati, e il riferimento a Cristo, via, verità e vita, è costante.
Non si può dire tuttavia che queste omelie ci facciano conoscere qualche aspetto totalmente nuovo del grande Alessandrino. Come omileta, Origene ci appare spesso prolisso, a volte anche pedante nel voler spiegare ogni minima sfumatura del testo, ma ciò è dovuto solo al suo grande amore per la Scrittura, cioè per Cristo, ragion per cui sarebbe per lui una grave mancanza lasciar perdere anche solo uno iota delle divine parole. La sua è una esegesi orante, nel senso che egli è convinto di pregare mentre spiega le Scritture, e per questo chiede spesso la preghiera dei suoi uditori, perché lo Spirito lo illumini. Possono essere interessanti i riferimenti che egli fa alla pratica della confessione, inclusa anche quella per i peccati non manifesti (cfr Omelia III sul Sal 73,8).
L’editio princeps, curata dallo stesso Perrone (Berlino 2015), è ripresa nella presente edizione con numerosi emendamenti, segnalati alle pp. 77-79, pur nella consapevolezza della sua ulteriore perfettibilità. A tale riguardo, vorremmo segnalare il passo di 268,1-7 (p. 524) che pone qualche problema. Sebbene Origene citi una parola del Signore (λέγει κύριος), l’editore non ha rilevato che si tratta di Is 66,2, che dice: ἐπὶ τίνα ἐπιβλέψω ἀλλ᾽ἢ ἐπὶ τὸν ταπεινὸν καὶ ἡσύχιον καὶ τρέμοντα τοὺς λόγους μου; Il testo del manoscritto origeniano presenta alcune varianti: ἐπὶ τὸν πραΰν invece di ἐπὶ τὸν ταπεινόν, e τρίβοντά μου τοὺς λόγους invece di τρέμοντα τοὺς λόγους μου. L’edizione della LXX del Rahlfs non segnala queste varianti, e quindi c’è da chiedersi da dove Origene abbia preso quella citazione o se non ci sia qualche errore di un copista.
Diciamo anzitutto che il τρίβοντα del manoscritto andrebbe senz’altro corretto con il τρέμοντα della LXX. Quanto a ἐπὶ τὸν πραΰν, è una lezione già attestata da Clemente Romano, ad Corinthios 13,4. Comunque, Origene subito dopo mostra di conoscere l’ἐπὶ τὸν ταπεινόν della LXX. Ciò del resto è coerente con tutta la spiegazione del Sal 73,21a, che verte attorno al concetto di «umile» (ταπεινόν). Il passo allora si dovrebbe leggere così: «Non sia respinto umiliato (τεταπεινωμένος) e confuso (Sal 73,21). Su chi volgerò il mio sguardo, dice il Signore, se non su chi è mite (πραΰν) e calmo, e che “trema” alle mie parole? (Is 66,2). Lo so bene che è così, leggendo sia il su colui che è umile (ἐπὶ τὸν ταπεινόν), sia l’imparate da me, che sono mite (πραΰς) e umile (ταπεινός) di cuore. Dunque, questo umile (ταπεινός), che si è umiliato (ταπεινῶν) secondo l’insegnamento di Cristo, non sia respinto “umiliato e” confuso, ma sia condotto alla gloria, poiché chiunque si umilia (ταπεινῶν) sarà esaltato». La ripresa finale del Sal 73,21 suppone la parola τεταπεινωμένος, assente dal manoscritto.
Attendiamo ora con interesse il seguito dell’opera, che con gli indici finali costituirà uno strumento indispensabile per la conoscenza del grande Alessandrino.
ORIGENE
Omelie sui Salmi, vol. I
a cura di LORENZO PERRONE
Roma, Città Nuova, 2020, 608, € 100,00.