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Nel 2008 un canale via cavo israeliano ha trasmesso una serie chiamata BeTipul («In terapia»). Essa è stata poi venduta e adattata in molti Paesi. I primi sono stati gli americani della HBO nel 2008, riprendendo quasi tutto dall’originale israeliano1. Attualmente è trasmesso in Francia. In Italia, la serie è stata trasmessa su Sky nel 2013 con un cast importante e ha avuto una buona accoglienza.
L’impostazione tecnica è estremamente semplice, quasi rudimentale: una telecamera riprende Reuven Dagan, uno psicoanalista, che riceve vari pazienti. Li riceve per cinque giorni, al termine dei quali egli stesso si sottopone a una seduta terapeutica.
La serie è stata ideata da Hagai Levi, scrittore, produttore e regista, che ha avuto molti successi nella sua creazione di serie televisive. In particolare, nel 2014 ha vinto il premio Golden Globe con la serie The Affair, creata per il canale Showtime (2014-19). Quasi sempre ha collaborato alla scrittura delle versioni straniere, che seguono da vicino la sceneggiatura originale. Non si deve dimenticare il ruolo importante degli altri due cosceneggiatori: Ori Sivan e Nir Bergman (ideatore soprattutto del personaggio della giovane atleta).
Un concetto universale?
L’enorme successo della versione americana ha contribuito alla notorietà e alla diffusione dell’idea della serie in altri Paesi, dove i produttori hanno generalmente fatto ricorso ad attori e sceneggiatori noti. Un tale successo in un numero di Paesi così diversi sul piano culturale e con un’idea basata sulla seduta psicoanalitica fa sorgere questo interrogativo: come una tale serie, umanamente densa ma cinematograficamente austera, ha potuto avere una tale eco quasi ovunque nel mondo?
Guarire il trauma
La serie ha un tema? È difficile rispondere a questa domanda, perché ogni persona che va a consultare uno psicoanalista porta con sé problemi del tutto personali e intimi. Tuttavia…
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THE BETIPUL TV SERIES. Healing the Trauma
The Israeli TV series BeTipul (“In therapy”) has been incredibly successful. As a consequence, the show has been adapted in a large number of countries, for example in Italy by Sergio Castellitto, in 2013. How can this success be explained? By telling the story of how a therapist confronts different patients while having to deal with their own personal concerns. This seemingly austere series addresses the universal motif of individual and collective trauma. By showing contemporaneously the surprising power and powerlessness of speech, it draws on the biblical tradition, which places great importance on the spoken word. No one, not even God, can force another person to choose the right path; instead, all that can be done by anyone is to allow the individual to make the choice that will lead to life by themselves.