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Duecento anni fa, nel 1821, Alessandro Manzoni scriveva i primi capitoli de I promessi sposi: una data fondamentale della letteratura italiana. Il romanzo apparve nel 1827, con il titolo Gli sposi promessi: l’edizione definitiva fu quella del 1840-42, con il titolo nuovo.
Già iniziano ad apparire i saggi per commemorare l’evento. I letterati ne parleranno accuratamente. Il Manzoni tuttavia è una figura poliedrica: egli non è solo autore e scrittore di un capolavoro, ma anche padre di una numerosa famiglia (nove figli), attraverso cui si esprime e si espande. Il suo ambiente familiare, solo parzialmente noto, è una realtà da cui I promessi sposi non prescindono. Di più: la vita familiare del Manzoni ne costituisce lo sfondo.
Natalia Ginzburg e il Manzoni
Gli studi sulla famiglia del Manzoni non sono molti e risalgono perlopiù all’Ottocento e al primo Novecento. Nel 1983 è apparso un pregevole lavoro di Natalia Ginzburg, che ha fatto storia sull’argomento. Di per sé la Ginzburg è scrittrice di romanzi, ma – come lei confessa nell’introduzione – si è interessata all’argomento e…
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THE MANZONI FAMILY
The year 1821 represents a foundational date in Italian literature, for two hundred years ago Alessandro Manzoni began the writing of I promessi sposi (The Betrothed.) The author of a masterpiece, Manzoni is a multifaceted figure as he was also the father of a family of nine children. His family environment constitutes the background reality from which I promessi sposi inevitably arises. This is where Manzoni’s Christianity was born, as was his trust in Providence, and the poetry of grace. In addition, it gave birth, unpredictably, to a movement that would lead to a new and united Italy. After the uprisings of 1848, a group of university students acclaimed Manzoni because he had given impetus to the unification of Italy.