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Il testo del canonico Fabrizio Casazza, cancelliere della diocesi di Alessandria, è una riflessione su come guidare il popolo di Dio nel mondo di oggi. È evidente che questo è un compito arduo, ma, come spiega nella prefazione il Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, «questo volume, facendo interagire l’acribia accademica con l’attenzione pastorale, rappresenta un coraggioso, valido e innovativo passo» nella direzione di «una Chiesa in uscita verso le periferie esistenziali» (p. 6).
L’opera si caratterizza per il riuscito intreccio tra rigore universitario e concretezza pastorale, frutto dell’esperienza dell’autore, che vive contestualmente le attività di parroco, di docente in istituzioni teologiche, di curiale e di giornalista. Egli riflette con profondità su quattro aree importanti per la pastorale di oggi: 1) la progettazione dei bisogni delle comunità; 2) la gestione delle sempre più scarse risorse economiche; 3) la cura delle relazioni; 4) la comunicazione.
La prima parte del libro delinea un percorso interdisciplinare, affrontando con coraggio anche problematiche delicate. Guardando al pastore, uomo di iniziative, debitore dell’ascolto, si ricorda l’insegnamento incoraggiante di papa Francesco, che vede nel servizio la caratteristica di «una persona che rasserena con la sua positività coloro che attraversano le tempeste della vita» (p. 177).
Il sottotitolo, In ascolto dei Vescovi italiani, descrive la modalità con cui è costruita la seconda parte: le stesse quattro aree precedentemente esaminate vengono rilette alla luce delle risposte che oltre 80 vescovi italiani hanno dato a un questionario, offrendo così al lavoro un profilo di speciale concretezza. In pratica, con un genere letterario particolare, che incrocia il sondaggio con l’intervista, molti presuli di tutta Italia si sono lasciati coinvolgere nel progetto di ricerca, riflettendo sul loro ministero e sulle realtà delle loro Chiese particolari.
Il libro si conclude con una serie di proposte concrete per migliorare la formazione dei ministri ordinati, in particolare quella dei vescovi. Nello specifico si suggerisce: una gestione dei conflitti, il valore della delega, una comunicazione attenta ed efficace, la preparazione di un piano economico che esprima «una programmazione che parta dal perché per passare al come e al che cosa s’intende fare» (p. 303).
L’emergenza sanitaria che il mondo sta attraversando è anche una sfida che mette alla prova l’impegno dei pastori della Chiesa. Il piano dell’opera conferma che ogni situazione, per quanto diversa, esige l’impegno di coloro che hanno cura del gregge affidato. «La dolorosa esperienza della pandemia mostra che pure in un contesto di fragilità, quando non è possibile vivere il cammino ordinario della fede, è importante per le persone sentire comunque la prossimità spirituale dei propri Pastori, anch’essi segnati dalla vulnerabilità e chiamati ancor di più a condividere le lacrime del popolo di Dio, che sono anche le loro» (p. 310).
Questa è un’opera che si fa leggere volentieri, perché coinvolgente, scorrevole e rigorosamente documentata. Nella fase di progettazione del futuro delle comunità diocesane e parrocchiali nel periodo successivo all’emergenza sanitaria, le considerazioni e le proposte del libro – per usare le parole del Segretario di Stato – «sono certamente meritevoli di una lettura attenta e meditata, individuando spazi di possibile realizzazione» (p. 6).
FABRIZIO CASAZZA
Le sfide del governo pastorale. In ascolto dei Vescovi italiani
Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2020, 342, € 20,00.