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In questo libro l’autore traccia un breve profilo di Spinoza e presenta il contesto in cui visse e operò. Parla degli ebrei migranti che si stabilirono nei Paesi Bassi e del mercante Michael, il padre di Baruch, che fissò la residenza ad Amsterdam, la «Gerusalemme d’Occidente». Qui nasce Baruch il 24 settembre del 1612.
Riceve un’educazione tradizionale (il padre è membro della comunità ebraica sefardita-portoghese), frequenta la scuola Talmud Torah, studia l’ebraico e il latino, legge i classici, si accosta a Bacone, Hobbes, Cartesio ecc. È un libero pensatore.
Viene espulso dalla comunità ebraica di Amsterdam come «eretico pericoloso» (p. 28). E questo lo costringe a errare per diverse contrade: si salva solo per la generosità di tanti suoi ammiratori (che agiscono con la dovuta prudenza) e lavorando in un laboratorio di ottica. Muore all’età di 45 anni, il 21 febbraio 1677. Grazie agli amici, e in particolare a Lodewijk Meyer, le sue opere, comprese quelle inedite, cominciano a circolare in Europa.
Il colloquio inventato tra l’autore e il filosofo verte su non pochi argomenti importanti. Zambaldi è sospinto da esigenze di chiarezza, e subito si avvede che l’ebreo a lungo ritenuto ateo si è nutrito di cultura biblica e di filosofia moderna e ha affrontato con impegno il problema dei rapporti tra filosofia e religione (significativi i capitoli su riti e culti e su «Natura, Bibbia e amore di Dio»).
L’autore vuole verificare la propria comprensione del filosofo «maledetto». Ne ascolta con attenzione il discorso su Dio, descritto «come un Dio che semplicemente “è” e fa essere l’universo» (p. 16); sulla ragione, concepita come «strumento unico di conoscenza»; su problemi di teologia razionale e sulla «sapienza», che è via per la salvezza.
Ma forse il tratto più sorprendente per l’interrogante – e per i lettori – è il capitolo su Gesù di Nazaret. Un discorso cristologico, denso e ben articolato: «Tu affermi che Gesù ebbe un rapporto speciale con Dio. Mi piacerebbe che tu mi spiegassi in che relazione lo collochi rispetto alla Natura e a Dio» (p. 64).
Zambaldi guida il lettore alla lettura dell’opera spinoziana e alla liberazione di essa dal peso di pregiudizi, restituendola alla sua autenticità.
Queste pagine consentono di approfondire nozioni di storia e di storiografia filosofica con umiltà e anche con il coraggio della revisione. Ne scaturiscono suggerimenti per una nuova didattica: «La storia della filosofia che viene proposta nei licei – si legge nell’Introduzione – spesso lascia un’immagine di percorsi astratti, di figure elitarie e dunque ininfluenti rispetto alla realtà storico/politica del loro e del nostro tempo» (p. 15).
PAOLO ZAMBALDI
Conversando con Baruch. Spinoza, un filosofo «oltre le religioni»
San Pietro in Cariano (VR), Gabrielli, 2022, 150, € 15,00.