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Inviato di guerra e attento osservatore degli scenari geopolitici ormai da diversi decenni, Alberto Negri ha seguito da vicino le tante crisi che hanno segnato il contesto balcanico e mediorientale, quello dell’Asia centrale e quello di varie zone dell’Africa.
Ma negli scritti raccolti in questo volume egli rivolge la propria attenzione ad alcune delle città che si trovano sulle sponde meridionali del Mediterraneo e, da Beirut ad Algeri, da Tripoli e Bengasi a Salonicco, da Tangeri a Istanbul, fino ad Alessandria d’Egitto, ci guida attraverso un itinerario che non è soltanto geografico, storico e religioso, ma anche sentimentale, capace dunque di evocare fantasmi, angeli, ricordi, sogni e suggestioni.
Va osservato, anzitutto, come in questo libro lo sguardo dello studioso sia sorretto dall’estro del narratore, la storia delle nazioni si intrecci con gli aneddoti riportati da qualche individuo di passaggio, i pensieri più intimi si alternino a valutazioni di carattere tecnico-strategico: nascono così dalla sua penna brani felicemente in bilico tra lucidità e passione, gioia e tristezza, ironia e sarcasmo.
Pagine elaborate sulle rive di un mare che tendiamo ormai a considerare degli «altri», ma sul quale esercitano una notevole influenza anche le mire e gli squilibri dei Paesi che non vi si affacciano. Un motivo in più, sostiene acutamente Negri, per considerare poco lungimirante il nostro disimpegno dalla regione.
Ci troviamo, dunque, di fronte a un Mediterraneo «allargato»: un’area in cui i mutevoli rapporti di forza e le sempre più numerose parti in causa sembrano dar luogo a un’accentuata instabilità, che sfocia a volte in un vero e proprio caos.
A proposito poi delle varie città, occorre notare come l’autore abbia avvertito spesso, nei loro confronti, quel profondo senso di appartenenza che lo ha spinto a visitarne i luoghi, ad apprenderne le vicende, a dialogare con i loro abitanti: in definitiva, ad approfondirne la conoscenza.
C’è inoltre da sottolineare come, per giungere a una sempre maggiore autorevolezza, l’autore non abbia mai smesso di percorrere strade poco battute, di indagare il passato e il presente, di sfatare alcuni luoghi comuni, di verificare la versione dei fatti fornita dai diversi governi o regimi, essendo fermamente convinto che «bisogna scavare, seguire piste che si perdono a volte davanti a un’insegna o a una porta chiusa, decifrare nomi e iscrizioni, e soprattutto non trascurare nessun dettaglio o indizio. A volte sembra di non riuscire mai ad afferrare il filo di una storia, che si interrompe all’improvviso e svanisce nel nulla» (p. 95).
Riguardo infine alla scrittura, sembra opportuno evidenziarne la scorrevolezza, la concisione, l’incisività e la varietà dei registri espressivi: peculiarità che contribuiscono non poco a rendere questa raccolta di scritti pregevole e appassionante.
ALBERTO NEGRI
Bazar Mediterraneo
Roma, GOG, 2021, 160, € 15,00.