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Il contesto dell’articolo. Ha fatto molto parlare di sé la «favola selvaggia» – così il libro definisce se stesso – dal titolo L’assemblea degli animali. L’autore, Filelfo, è un nome collettivo.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo, ripercorrendo la trama dell’opera, la segnala come una favola decisamente impegnativa per via del suo tema: il Covid-19 visto dal punto di vita degli animali. Essi si ritrovano in un luogo segreto e decidono di dare un segnale all’uomo che ha smarrito se stesso e ha rotto l’armonia nel rapporto con la natura, in cui tutto è connesso. C’è bisogno di una pena: sarà la pandemia. Essa, in realtà, è un sintomo: l’emblema di una malattia dalle radici più profonde che richiederà l’emergere di «nuovi giusti».
La favola è il frutto di una profonda elaborazione culturale. È come se Filelfo avesse voluto indicarci una biblioteca ideale. Spiccano tra rimandi di ogni tipo anche riferimenti biblici, ma L’assemblea degli animali non è affatto una parabola cristiana. Piuttosto la favola sembra far eco alla tradizione del neoplatonismo cristiano. Un’assenza appare vistosamente curiosa e forse molto indicativa: Francesco d’Assisi, che non viene mai citato. Come pure mancano le passioni. È un libro di conoscenza, di gnosi più che di sentimento. Tuttavia, l’articolo conclude che l’opera offre un mosaico a tessere molto suggestivo, che comunica sia il disagio della psiche umana causato dalla rimozione antropocentrica della natura sia la necessità di una forma di fratellanza tra genere umano e animale.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Che cosa è accaduto agli uomini? Come hanno potuto rompere l’armonia che regola la vita sulla Terra? Come rimediare?
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«THE ANIMAL ASSEMBLY». A wild fable
The Animal Assembly is a “wild fable.” The animals meet in a secret place and decide to send a signal to humans who have lost their organic relationship with nature. A punishment is needed, and the pandemic is what follows. The pandemic is actually the emblem of a disease with deeper roots that will require the emergence of a new kind of “righteousness”. The fable is the result of a profound cultural elaboration, and turns out to be a very suggestive mosaic, which communicates both the discomfort of the human psyche caused by the anthropocentric removal of nature and the need for a form of goodwill between mankind and animals.