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Il contesto dell’articolo. Il 16 novembre 1989 sei gesuiti che insegnavano all’Università Centroamericana (Uca) di San Salvador (Ignacio Ellacuría, rettore dell’Università, Segundo Montes, Ignacio Martín-Baró, Amando López, Juan Ramón Moreno e Joaquín López y López) e due domestiche (Elba Ramos e sua figlia Celina) furono assassinati da una squadra di militari.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo innanzi tutto ricostruisce il contesto di quella strage. Alcuni giorni prima era caduto il muro di Berlino. Ma in El Salvador la guerra civile, che era scoppiata nel 1980, si era fatta ancora più intensa: una «guerra per procura» dentro la guerra fredda. Dall’11 novembre di quell’anno, la guerrilla aveva dato l’avvio a un’offensiva militare su tutto il territorio e occupava un terzo della capitale San Salvador. L’esercito si sentiva con le spalle al muro e aveva deciso di procedere contro quelle che si ritenevano le «menti» dei rivoltosi.
Il caso dell’omicidio dei gesuiti divenne però una questione politica di primo piano. In seguito Álvaro de Soto, l’allora rappresentante del segretario generale dell’Onu, riconobbe l’importanza decisiva dell’assassinio dei gesuiti per l’avvio e il successo delle trattative di pace nel Paese.
Poi l’articolo si sofferma sul ministero effettivamente svolto dai gesuiti. Essi erano convinti che l’Uca si doveva impegnare a favore delle riforme sociali, con l’obiettivo di arrivare a un ordine sociale più equo; doveva farsi voce di quanti non avevano voce. Insomma, la scienza al servizio dei poveri. In tal modo, però, essi divennero sempre più il bersaglio dei ricchi e dei potenti.
La commemorazione dei gesuiti assassinati è infine un’occasione per chi scrive per offrire uno sguardo alla difficile situazione del Paese. In El Salvador, la terra di san Oscar Romero, si attendono ancora giustizia e riparazione.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Per quale motivo vennero uccisi quei sei gesuiti e quelle due donne?
- Come onorare in modo concreto e non sterile la memoria di queste vittime?
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THE TESTIMONY OF THE JESUITS MURDERED IN SAN SALVADOR. The 30th anniversary of the massacre.
On November 16, 1989, six Jesuits teaching at the Central American University (UCA) of San Salvador and two housekeepers were murdered by a military squad. The Jesuits were convinced that the UCA had to commit itself to social reforms, with the aim of achieving a more equitable social order; it had to become the voice of those who had no voice. However, in doing so, they became increasingly the target of the rich and powerful. The commemoration of the murdered Jesuits can today be a spur to combat forgetfulness and the removal of the question of justice in the Countries that enjoy prosperity and in the global context of our world.