Il contesto dell’articolo. La scuola in tutte le sue componenti è stata profondamente toccata dall’emergenza del Covid-19 ed ha avuto una reazione tutto sommato straordinaria, pur con tutti i limiti. E tutto ciò è stato possibile anche grazie alle tecnologie digitali.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo innanzi tutto analizza quello che è successo durante il lockdown, nella prospettiva di guardare alla ripresa dell’attività scolastica senza «sprecare la crisi». Ovviamente, il punto di partenza è comprendere cosa ha comportato l’attivazione della «didattica a distanza» (DAD), che è stata come una zattera in mezzo alla tempesta e, come tale, ha funzionato rispetto allo scopo, anche se non sono mancate criticità. In ogni caso, la crisi ha invitato a tornare all’essenziale, a riscoprire la vocazione educativa del sistema scuola.
L’articolo poi spiega in che senso va fatto tesoro di questo inevitabile contatto con il mondo digitale, che in ogni caso ormai segna la vita degli alunni e di tutti. C’è il rischio, infatti, che il dibattito si vada polarizzando. La sfida che si apre, invece è quella di una migliore comprensione del rapporto con il digitale, come ambiente educativo e al di là del suo mero utilizzo strumentale e in situazione emergenziale.
Infine, l’articolo accenna alcune proposte, che riguardano la metodologia, l’allargamento degli ambienti di apprendimento e il ruolo dell’educatore/docente, non come colui che trasmette un sapere, ma piuttosto come il facilitatore di un processo di apprendimento. Il tutto in una scuola che, uscendo dalle proprie mura, ha bisogno di costruire intorno a sé un sistema di alleanze, oltre a ripensare la formazione degli insegnanti, una formazione fondamentalmente pedagogica che integri il digitale.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Cosa non può non aver imparato il mondo della scuola dalla gestione «in emergenza» dovuta al Covid-19?
- In che senso va correttamente intesa un’idea di scuola e di apprendimento che non può più fare a meno di «abitare il digitale»?
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DIGITAL DIDACTICS AND THE COVID-19 SCHOOL
During the Covid-19 emergency, schools everywhere have been the principal actors in an immediate and unified reaction to ensure the delivery of a meaningful education, and guarantee didactic continuity. The article recounts the human depth of this crossing into the fragility of everyday life. As in other fields, the crisis has invited us to return to the essential, which for the school has been the rediscovering of its educational vocation. In addition, the crisis has also added emphasis to changes that had already been under consideration for some time; for example, how schools can make life skills key; didactics which are finally interactive; an evaluation approach which is an aid and accompaniment to the awareness of the student’s educational path and growth. The school that will come will have to start from what it has learned in this painful and fruitful journey.