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Il contesto dell’articolo. Dopo 508 giorni di stallo politico, il 17 maggio 2020 la Knesset, il Parlamento israeliano, ha votato il nuovo governo di unità nazionale. Esso è formato dal Likud, dal partito «Blu e Bianco» di Gantz e dai partiti del «blocco di destra».
Perché l’articolo è importante?
L’articolo, in premessa, ricorda che il nuovo governo, definito di «emergenza nazionale», era stato creato, secondo il programma di Gantz, per far fronte al corona virus, nonché per porre rimedio alla grave crisi economica e alla disoccupazione provocati dalla pandemia. In realtà, il progetto di Netanyahu andava ben oltre tale prospettiva: aveva come fine quello di annettere, con l’appoggio degli Stati Uniti, una parte dei territori occupati della Cisgiordania (dove ci sono importanti insediamenti israeliani) e la Valle del Giordano, ridefinendo così i confini dello Stato israeliano. E nei primi 18 mesi spetterà proprio a Netanyahu (al potere dal 2009) guidare l’esecutivo.
La leva per l’iniziativa di Netanyahu sarebbe stata proprio nel gennaio del 2020 il «piano di pace americano», voluto da Donald Trump, che l’articolo descrive, insieme alle sue implicazioni. Il progetto americano, secondo Abu Mazen e non solo, farebbe di uno Stato indipendente una sorta di «Stato-gruviera», senza continuità territoriale, trasformandolo invece in una serie di enclave scollegate e senza le risorse necessarie per la crescita della sua popolazione.
L’articolo, infine, sottolinea che, da parte sua, Netanyahu sa bene che per realizzare «l’occasione storica» ha una finestra temporale limitata, che potrebbe chiudersi definitivamente se il presidente Trump non venisse rieletto nelle elezioni politiche del novembre 2020. In ogni caso, l’accordo Netanyahu-Gantz sulla Cisgiordania doveva essere portato al voto dell’esecutivo o del Parlamento il 1° luglio 2020. Finora, però, nulla è stato fatto.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Cosa comporta concretamente il «piano di pace» proposto dagli Usa per risolvere il conflitto israelo-palestinese?
- La soluzione «due Stati per due popoli» è l’unica opzione sul campo?
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THE NETANYAHU-GANTZ GOVERNMENT AND THE PLANNED ANNEXATION OF THE WEST BANK
The new Israeli government, which has been defined as a “national emergency”, was voted on by the Knesset on May 17, 2020. It is formed by Likud, the “Blue and White” party of Gantz and the parties of the “right wing block”. During its first 18 months it will be up to Netanyahu (in power since 2009) to lead the executive. His political programme includes the annexation of part of the occupied territories of the West Bank and Jordan Valley. This solution, which has received support from President Trump, would compromise the possibility of creating a Palestinian state with its own territorial continuity. Before making the choice to annex the occupied Palestinian territories, the Israeli Government should seriously consider the risks that such a choice would entail for the stabilisation of the whole region.