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ABSTRACT – Tra i Paesi musulmani della sponda meridionale del Mediterraneo, il Marocco, a motivo della sua posizione geografica, riveste un importante ruolo strategico nei traffici commerciali che attraversano lo Stretto di Gibilterra. Si sta progressivamente affermando come la porta commerciale dell’intero continente africano. In questi ultimi decenni ha stipulato circa 55 accordi bilaterali di libero scambio sia con gli Stati della sponda settentrionale del Mediterraneo, sia con gli Stati Uniti d’America, la Turchia, l’Egitto, la Giordania e, negli ultimi tempi, con la Cina, l’India, il Brasile e altri Paesi latinoamericani e africani, a eccezione dell’Algeria, con la quale ha ancora alcuni contenziosi da risolvere.
La storia recente del Paese – dall’indipendenza da Francia e Spagna del 1956 – spiega il prestigio di cui la monarchia marocchina gode ancora oggi all’interno del mondo musulmano. La sua legittimità, inoltre, è sorretta da basi religiose: i re del Marocco, infatti, in quanto discendenti del profeta Maometto, si fanno chiamare con i titoli di «prìncipi» e «comandanti dei credenti». Questa legittimità islamica ha favorito l’attaccamento e la fedeltà dell’islam locale alla causa monarchica, che ha assunto valenza sacrale, evitando così derive fondamentaliste.
Dopo le Rivoluzioni arabe del 2011, il sovrano Muhammad VI ha permesso una nuova revisione della Costituzione che ha perfezionato l’organizzazione dello Stato secondo un modello più democratico e filo-occidentale, riconoscendo un ruolo importante ai partiti politici e alle assemblee rappresentative.
Anche se questa versione di islam moderato, controllato dallo Stato, è da molti fedeli considerata uno strumento per combattere dall’interno il radicalismo e la violenza, non mancano le critiche rivolte dai gruppi salafiti a ciò che viene interpretato come una manipolazione della religione a fini mondani e politici. Secondo altri, invece, questo è uno strumento per combattere gli oppositori politici dei partiti filo-monarchici al potere.
In Marocco più del 99% della popolazione è musulmana, e l’islam che vi è praticato è quello sunnita di rito malikita, una tradizione piuttosto rigorista, ereditata dalla «gente di Medina». Tuttavia la Costituzione tutela la libertà di culto per le altre confessioni religiose.
Nel Paese, come in tutto il Maghreb, i cattolici sono un’esigua minoranza, costituita per lo più da lavoratori, impiegati stranieri e da studenti dell’Africa sub-sahariana. La Chiesa, tuttavia, gestisce nel Paese numerosi istituti scolastici di prestigio e varie opere di beneficenza. I rapporti tra Marocco e Chiesa cattolica sono regolati da un «Accordo» del 1984.
Su invito dell’attuale sovrano Muhammad VI, papa Francesco visiterà il Paese il 30 e 31 marzo prossimi.
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THE MOROCCO OF MUHAMMAD VI
Due to its geographical position, Morocco plays an important strategic role in commercial traffic which crosses the Strait of Gibraltar. It is a country open to international cooperation. It maintains friendly relations with most North African Countries, with the exception of Algeria, with which it still has several disputes to resolve. This article gives an account of the country’s history, its economy and presents the situation of its civil society. Relations between Morocco and the Catholic Church are regulated by an «Agreement» from 1984. At the invitation of the current sovereign Muhammad VI, Pope Francis will visit the Country on 30 and 31 March, 2019.