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Tra le persone di rilievo del laicato cattolico italiano, pensiamo che valga la pena di ricordare la figura di Giuseppe Camadini (1931-2012), notaio, imprenditore e grande organizzatore, che ha operato soprattutto nella sua Valle Camonica e nel mondo bresciano, al di fuori del quale è stato poco conosciuto; ma ha lasciato un’impronta significativa anche nell’intera Chiesa italiana, se non altro per il suo impegno esemplare e il suo contributo operoso a molte istituzioni cattoliche.
È stato praticamente presente in quasi tutti gli organismi cattolici del Bresciano e in molti della Chiesa italiana: intraprendente nell’editoria, nell’attività educativa e formativa, nel mondo bancario e assicurativo, ha saputo coniugare un’opera instancabile con una profonda spiritualità e ispirazione cristiana. Ha contribuito in modo determinante a fondare l’Istituto Paolo VI e a costruire il Centro Studi dedicato a papa Montini.
In lui fu sempre vivo il senso della vocazione laicale, pienamente realizzata con spirito di servizio, in fedeltà al Vangelo e sempre unito alla Chiesa, cercando di cogliere il cammino storico del mondo nel quale viveva e nel quale voleva tenere vivo l’impegno per il bene comune e per il regno di Dio. Il sorprendente ritmo di attività gli consentì di svolgere un’impressionante mole di lavoro e di sostenere un gran numero di iniziative.
Anche da questi pochi cenni, appare soprattutto la figura di Camadini come instancabile uomo di azione. Ma in realtà la sua dimensione fondamentale era quella della spiritualità. Egli era un uomo di fede e di spiritualità profonde, che trovava nella preghiera i momenti privilegiati. Una sua capacità singolare era quella di saper conciliare, in una tensione creativa tra loro, il lavoro e la preghiera. Da ex alunno dei gesuiti, fece suo uno dei motti attribuiti da Giacomo Nadal a sant’Ignazio di Loyola, il quale voleva che ogni gesuita fosse contemplativus in actione.
In qualche modo Camadini richiamava quanto uno scrittore fa dire al protagonista di un suo romanzo che ha passato la vita a esplorare la piccola isola in cui era confinato. Dopo un po’ di anni, egli constata: «Ho passato la vita a scoprire tutti gli angoli della mia isola, ma solo adesso mi accorgo che in realtà io non cercavo i confini dell’isola. Io cercavo i confini dell’oceano».
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GIUSEPPE CAMADINI. The spirituality of a man of institutions
Giuseppe Camadini (1931-2012), notary, entrepreneur and great organizer, carried out his intense activity particularly in Brescia and in his Valle Camonica. He was present in almost all the Catholic bodies in the Brescia area and in many throughout the Italian Church: enterprising in publishing, in education and training, in the banking and insurance world, he was able to combine tireless work with a deep spirituality and Christian inspiration. He contributed decisively to founding the Paul VI Institute and to build the Study Center dedicated to Pope Montini.