Quest’anno ricorrono due importanti anniversari nazionali: il 160° della proclamazione del Regno dell’Italia (1861), di cui si è trattato in un precedente quaderno, e il 75° del referendum istituzionale del 1946, nel quale il corpo elettorale fu chiamato a scegliere la «forma di Stato», e che ha dato la vittoria alla repubblica, ponendo fine alla monarchia e al Regno dei Savoia sull’Italia. Questi eventi hanno segnato due momenti importanti della nostra recente storia nazionale e contribuito a forgiare l’identità politica e istituzionale dell’Italia. In questo articolo tratteremo della vicenda referendaria, che vide schierati i partiti politici – quelli conservatori per la monarchia; quelli popolari e progressisti, che avevano preso parte alla Resistenza contro il nazifascismo, per la repubblica – e la società civile nel suo insieme, che partecipò in modo massiccio al referendum e alla competizione politica per la Costituente.
L’Italia verso la ricostruzione
Nella prima metà del 1946, a circa un anno dalla fine della Seconda guerra mondiale, avvennero in Italia fatti molto importanti, che avrebbero segnato in modo decisivo la storia politico-istituzionale del nostro Paese. In tale periodo si svolsero le prime elezioni amministrative, e i maggiori partiti politici tennero i loro primi Congressi nazionali del dopoguerra. Il corpo elettorale fu chiamato a pronunciarsi attraverso un referendum sulla questione istituzionale – monarchia o repubblica – e ad eleggere l’Assemblea Costituente, incaricata di scrivere una nuova Carta costituzionale in sostituzione del vecchio Statuto albertino, in vigore fino a quel tempo.
Il nuovo governo De Gasperi, succeduto a quello Parri (che era durato soltanto pochi mesi), al momento della sua costituzione (dicembre 1945) si era assunto, di fronte al Paese, il solenne impegno di indire al più presto nuove elezioni sia amministrative sia politiche e di sciogliere in qualche modo il difficile nodo istituzionale che teneva in sospeso la vita politica nazionale. Per realizzare questo obiettivo era però necessario che…
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THE 75TH ANNIVERSARY OF THE INSTITUTIONAL REFERENDUM
This year marks two important national anniversaries; the first, the 160th anniversary of the proclamation of the Kingdom of Italy in 1861; the second, the 75th anniversary of the institutional referendum that gave victory to the republic in 1946, ending the monarchy and the reign of the House of Savoy over Italy. These events represented two significant moments in our national history and helped shape Italy’s political and institutional identity. This article deals with the referendum, which saw the political parties – the conservative ones for the monarchy; the popular and progressive ones, who had participated in the Resistance against Nazi-Fascism, for the republic – and civil society as a whole, which participated in such significant numbers in the referendum and in the political competition for the Constituent Assembly.