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L’attuale pandemia, tra i suoi vari effetti, ha anche quello di rimettere in discussione il silenzio sulle «questioni ultime». La visione nichilista della vita, resa celebre dalla filosofia di Nietzsche e via via riproposta in versioni aggiornate, le ritiene definitivamente tramontate o prive di senso. Secondo tale concezione, infatti, l’uomo non sarebbe in grado di accedere alla verità, perché non esistono valori stabili: questa è una conseguenza della morte di Dio e di una visione frammentata del tempo e della storia. In conseguenza di ciò, l’uomo può soltanto badare al momentaneo vissuto presenziale, rinunciando agli interrogativi supremi.
Un libro recente di Costantino Esposito, entrando in merito alle principali tematiche esistenziali del nostro tempo, nota come esse presentino invece, in una sorta di filo rosso, un’insopprimibile richiesta di stabilità a vari livelli (conoscitivo, etico, affettivo), contestando punto per punto gli assunti del nichilismo. Nei versanti presi in considerazione emerge la nostalgia di una pienezza e di una fede nel significato del reale, indispensabili per poter continuare a vivere.
Le tematiche trattate sono molteplici (intelligenza del reale, affetti, felicità, corporeità, gratitudine, verità, mistero ecc.), così come gli ambiti di riferimento (letteratura, filosofia, serie tv, film, informatica). Si nota in essi la presenza di un oltre, irriducibile al dato e tuttavia in linea con i desideri profondi del vivere, che potrebbero essere riassunti nelle celebri domande con le quali Immanuel Kant chiudeva la sua Critica della ragion pura: «Cosa posso conoscere? …
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BEYOND NIHILISM
The current pandemic, in addition to its various consequences, has also had the effect of calling into question the silence on the “ultimate questions”, typical of the nihilistic view of life that has dominated the cultural horizon of the West in recent decades. According to this conception, in fact, man would not be able to access the truth, because there are no stable values. This is a consequence of the death of God and of a fragmented vision of time and history. The emergence of these times has instead urgently re-proposed the irrepressible demand for stability at various levels, whether it be cognitive, ethical, or affective, contesting the assumptions of nihilism point by point.