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Dal 26 luglio all’8 agosto 2022 ha avuto luogo, all’Università del Kent (Inghilterra), la 15a Conferenza di Lambeth. Più di 650 vescovi anglicani, assieme alle loro consorti, in rappresentanza di circa 165 Paesi, si sono riuniti nei pressi della sede storica dell’anglicanesimo, la cattedrale di Canterbury, con l’intento di rispondere alle sfide che i vari contesti locali delle 42 Chiese provinciali della Comunione pongono alla fede e testimonianza cristiana nel XXI secolo. Gli anglicani nel mondo sono circa 85 milioni.
La prima Conferenza di Lambeth si tenne nel 1867, e da allora ogni 10 anni i vescovi della Comunione si incontrano – su invito dell’Arcivescovo di Canterbury – per pregare insieme, studiare la Bibbia e dirimere le questioni maggiormente dibattute in seno alle loro realtà locali. Fatta eccezione per il 2018, quando l’arcivescovo Justin Welby dovette prima posticipare la Conferenza e poi rinviarla al 2022, a causa del Covid-19, tali assemblee decennali offrono l’occasione a vescovi provenienti da tutto il mondo di incontrarsi e imparare gli uni dagli altri.
Dei circa 1.000 vescovi anglicani che erano stati invitati alla Conferenza, solo 650, come detto, vi hanno partecipato. Come era già successo alla Conferenza di Lambeth del 2008, un numero significativo di vescovi, appartenenti al Global South Fellowship of Anglican Churches (Associazione di Chiese anglicane dell’emisfero Sud, Gsfa) non ha voluto partecipare, e questo a causa del forte dissenso che c’è tra i vescovi della Comunione anglicana sulle questioni di genere e di orientamento sessuale.
Il tema della Conferenza è stato God’s church for God’s world («Chiesa di Dio per il mondo di Dio»). La Conferenza ha visto realizzarsi tre fasi. La prima fase, iniziata nel 2021, ha avuto incontri online a causa del Covid-19, ed è stata una fase preparatoria, per esplorare i temi da discutere durante l’assemblea dei vescovi. Nella seconda fase, in presenza a Canterbury dal 26 luglio all’8 agosto…
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THE LAMBETH 2022 CONFERENCE. THE STRUGGLE TO WALK TOGETHER
The attention and debate of the 15th Lambeth Conference was directed – in particular – to discussing the Call to Human Dignity, dedicated to the issue of human sexuality. The strong tension between the Anglican Churches in the Northern Hemisphere and those in the South emerged. A similar fatigue is also being felt in the synodical journey of the Catholic Church. The ecumenical dialogue between Anglicans and Catholics (Arcic III) allows one to recompose the instruments of communion of one’s own ecclesial tradition in the light of the other’s experience, thus arriving together at the fullness of Christ’s Church. From this perspective, the Lambeth 2022 Conference assumes relevance for Catholics as well.