Se c’è una figura non facile da decifrare, è quella di papa Callisto. Un pontificato piuttosto breve, di soli cinque anni (217-222), ma una vita alquanto travagliata. La Chiesa cattolica lo ha sempre venerato come martire, ritenendolo uno dei Papi più significativi del III secolo. L’attuale Messale Romano così recita nella memoria del 14 ottobre: «Callisto, un ex schiavo, fu papa dal 218 al 222.
Legò il suo nome al primo cimitero ufficiale della Chiesa di Roma, sulla via Appia. Soffrì per contrasti interni alla comunità cristiana e subì il martirio a Roma, nel luogo dove sorge la chiesa a lui intitolata. La sua sepoltura nel cimitero di Calepodio, sulla via Aurelia, è ricordata il 14 ottobre nella Depositio martyrum (336)».
Questa notizia è stata redatta in modo accurato, ma per capire che cosa significhi che Callisto abbia sofferto «per contrasti interni alla comunità cristiana», bisogna partire dal 1851, quando fu pubblicata per la prima volta, sotto il nome di Origene, un’opera antieretica in 10 libri, intitolata Philosophumena o Confutazione (Èlenchos) di tutte le eresie. In effetti, alcune parti dei libri IX e X contengono un violento attacco contro Callisto, e questo particolare ha indotto gli studiosi prima a scartare la paternità origeniana dell’opera, e poi ad attribuirla a Ippolito, un presbitero romano di quel tempo, noto per aver provocato uno scisma, conclusosi alla fine con una riconciliazione.
Tuttavia oggi l’attribuzione a Ippolito dei Philosophumena o Èlenchos (d’ora in poi El) è stata rimessa in discussione. Quanto a noi, ci guarderemo bene dall’entrare in questo complicato dibattito e indicheremo l’autore, come fanno alcuni, semplicemente come «l’autore di El».
In quest’opera, Callisto non è mai designato apertamente come vescovo, ma sempre come «questo Callisto», anche se è chiaro che si tratta del vescovo di Roma. La sua vicenda è descritta in modo velenoso nelle sue varie fasi…
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POPE CALLISTUS (d. 222). A HERETIC OR A SAINT?
On the 18th centenary of the martyrdom of Pope Calixtus I (Oct. 14, 222), we offer this brief biographical profile of the saint. The Catholic Church has always venerated him as a martyr, but his episcopate was harshly criticized by one of his theologian contemporaries. The article aims to scrutinize the consistency of this very negative judgment, concluding that the Roman Church was not mistaken in venerating this bishop and martyr.