
La parola «discernimento» – nonostante la sua presenza antica nella tradizione spirituale della Chiesa – ha avuto maggiore rilevanza dall’inizio del pontificato di papa Francesco, ossia negli ultimi 10 anni. Non stupisce, perciò, che il Pontefice, tra il 31 agosto 2022 e il 4 gennaio 2023, abbia dedicato proprio a questo argomento 14 delle sue catechesi settimanali durante le udienze generali del mercoledì. Con un linguaggio allo stesso tempo semplice e profondo, papa Francesco presenta come esempio sant’Ignazio di Loyola e prende spunto dai suoi insegnamenti per ricordare e spiegare i princìpi, gli elementi e la pratica del discernimento spirituale. La lettura delle 14 catechesi costituisce una guida efficace a tale pratica, senz’altro indispensabile per chi vuole leggere la propria vita e prenderla in mano, facendo delle scelte che scaturiscano da un rapporto personale con il Signore[1].
Sebbene si riconosca, sin dalla prima catechesi, che il discernimento è un esercizio di intelligenza e di perizia, il vocabolario usato appartiene soprattutto al campo delle emozioni. Basti dire che, nell’insieme delle catechesi, la parola «cuore» compare ben 80 volte, «desiderio» o «desideri» 38 volte, e «affetto» o «affetti» 19 volte. Quindi, si può affermare subito che la lettura spirituale della propria
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