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Il contesto dell’articolo. Due documenti permettono di rendere omaggio al vescovo gesuita Aloysius Jin Luxian (1916-2013; era stato nominato vescovo di Shanghai nel 1985), descrivendone il profilo spirituale e individuando nelle sue parole alcune prospettive per «anticipare» il futuro della Cina.
Perché l’articolo è importante?
Il vescovo Luxian, nei suoi 91 anni, ha non soltanto assistito, ma testimoniato personalmente quasi un quarto dei quattro secoli di storia della chiesa in Cina. In una sua Lettera pastorale del 2008, Luxian si soffermava sulla missione, per lui contraddistinta da quattro punti impegnativi e profetici, che l’articolo aiuta a leggere bene nella situazione cinese:
- «L’evangelizzazione è affidata a ogni cattolico».
- «Ciascuno di noi, in quanto cattolico, dovrebbe prendere sul serio la diffusione del Vangelo, collaborando con i sacerdoti e le suore nell’opera di evangelizzazione».
- «Tutti coloro che prendono parte all’opera di evangelizzazione devono riscoprire lo “spirito di sacrificio”».
- «Oltre allo spirito di sacrificio, dobbiamo ritrovare “lo spirito di servizio”».
Jin è stato ispirato profondamente dal missionario gesuita p. Matteo Ricci e dal suo amico Xu Guangqi. Per questo ha sempre esortato la Chiesa a diventare uno strumento di pace e di riconciliazione attraverso un processo di inculturazione in Cina. Egli ha compreso chiaramente l’importanza dell’atteggiamento dei Pontefici verso la Cina, a partire da Giovanni Paolo II. In una intervista aveva anche profeticamente espresso la propria visione a lungo termine del processo di riconciliazione. La comunione piena sarebbe giunta quando fossero state trovate «soluzioni provvisorie […] per venire incontro alle richieste di controllo del governo, senza compromettere i diritti del Papa».
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Con quale spirito vivere quest’epoca nuova della Chiesa in Cina, aperta dall’Accordo provvisorio con il Governo?
- Quali sono i fattori e gli attori di riconciliazione e quelli di divisione, all’interno dell’unica Chiesa cinese, ancora presenti?
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ANTICIPATING THE FUTURE OF CHINA. The legacy of the Jesuit bishop Jin Luxian
This article pays homage to, and describes the spiritual profile of Jesuit bishop, Aloysius Jin Luxian (1916-2013, who was appointed bishop of Shanghai in 1985). In addition to celebrating the sacraments, Jin insisted on the need to develop the other two main tasks of the Church, namely proclaiming the Gospel of love and unity in the midst of a divided world and Church, and serving the poor. Deeply inspired by the Jesuit missionary Matteo Ricci and his friend Xu Guangqi, Bishop Jin urged the Church to become an instrument of peace and reconciliation through a process of inculturation in China.