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Questo libro di Giuseppe Tanzella-Nitti, professore ordinario di teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma, è un’opera di grande rilevanza per la comprensione della fede cristiana e della sua fonte, la rivelazione divina.
Ultimo tomo di un monumentale trattato in quattro volumi dello stesso Tanzella-Nitti, intitolato Teologia fondamentale in contesto scientifico, si presenta come una riflessione teologica sulle fonti della rivelazione e sulla loro interpretazione nella storia della Chiesa, in particolare attraverso l’analisi della figura dello Spirito Santo e della sua azione nella Chiesa come Traditio della Parola viva nella storia.
Il testo è strutturato in tre parti, per un totale di 11 capitoli: 1) La fede, dono di Dio e risposta dell’uomo; 2) Lo Spirito e la Chiesa: la Traditio della Parola viva nella storia; 3) La rivelazione cristiana e le religioni della terra.
L’autore fa notare come la fede sia un dono di Dio, che si manifesta come un’illuminazione interiore dell’intelletto e del cuore dell’uomo. Essa non è una semplice adesione a una dottrina o a una serie di verità rivelate, ma è un’esperienza personale di incontro con Dio. Viene analizzato il ruolo della libertà umana nella risposta alla fede, e si fa notare come questa risposta non sia una questione di forza di volontà, ma richieda un’apertura del cuore e una libera scelta da parte dell’uomo.
L’autore esamina il rapporto tra fede e ragione, sottolineando che la fede non è contraria alla ragione, ma piuttosto la completa e la arricchisce, aprendo alla conoscenza di verità che vanno oltre la ragione umana. D’altra parte, mette in evidenza il ruolo della Chiesa nella trasmissione della fede, mostrando come la comunità cristiana sia un luogo privilegiato di incontro con Dio e di crescita nella fede.
Tanzella-Nitti introduce poi il concetto di rivelazione divina e ne definisce i diversi aspetti, come la rivelazione biblica e la rivelazione nella storia. Fa un’analisi approfondita della natura della rivelazione divina e dei suoi diversi livelli di significato. Affronta quindi il tema della rivelazione nella storia, esaminando il modo in cui Dio si è manifestato nell’esperienza umana attraverso gli eventi storici e mostrando l’importanza della storia nella comprensione della rivelazione divina e della sua relazione con l’esperienza umana. A questo proposito, prende in esame l’ermeneutica teologica, ossia la teoria e la pratica dell’interpretazione della rivelazione divina, analizzando le diverse metodologie interpretative utilizzate dalla teologia.
L’autore riserva una trattazione fondamentale alla figura di Gesù Cristo come centro della rivelazione, esponendo il modo in cui Egli svela la natura di Dio e il senso della vita umana. Esamina anche il tema dell’universalità della teofania e della sua relazione con le altre religioni, mostrando la necessità di una comprensione adeguata della manifestazione divina per una corretta comprensione della relazione tra le diverse religioni.
Nella seconda parte del libro, Tanzella-Nitti considera il ruolo dello Spirito Santo nella trasmissione della fede attraverso la Chiesa, mettendo in evidenza l’importanza della Tradizione nella comprensione della rivelazione e il compito della Chiesa nella custodia e nella trasmissione della parola di Dio attraverso i secoli. Riprende l’importante contributo dei Padri della Chiesa e dei teologi alla penetrazione del patrimonio ecclesiale attraverso la riflessione e l’interpretazione della Tradizione. Infine, sottolinea che la fede non è un’esperienza individuale, ma è legata alla vita della comunità cristiana e alla sua Tradizione.
Il libro si presenta dunque come un’opera di grande valore per la teologia attuale, offrendo una visione organica della rivelazione di Dio e della sua interpretazione nella storia della Chiesa.