
Innanzitutto dobbiamo notare l’assenza di ricerche sul pensiero giuridico dei papi e osservare che gran parte dei dibattiti recenti e contemporanei nella Chiesa latina occidentale e in altre Chiese e Comunità cristiane ruotano attorno a ciò che si intende per «dottrina» e «pastorale» per quanto riguarda l’adesione alla legge canonica e, in generale, all’insegnamento e alla pratica cristiana.
In questo articolo vorremmo mostrare che l’asse dottrinale-pastorale fornisce uno strumento fondamentale per individuare, e quindi per comprendere, i recenti inviti a sviluppare entrambi i termini. Infatti essi forniscono la chiave per interpretare i «segni dei tempi», ovvero un perenne appello – soprattutto della Chiesa cattolica – a riconoscere l’iniziativa di Dio nelle vicende umane.
Il particolare asse di cui parliamo è contraddistinto da un problema semplice: la «dottrina» è vista come praticamente immutabile e può ricevere aggiunte solo tramite approfondimenti, mentre la «pastorale» è vista come una realtà rispondente ai bisogni vissuti dei fedeli cristiani e di altri. I dibattiti recenti e attuali nella Chiesa cattolica avvengono quando l’una entra in conflitto con l’altra. Perciò cercheremo di illustrare queste discussioni esaminando il pensiero giuridico degli ultimi tre papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.
Le loro idee (pubblicate) forniscono un resoconto molto interessante su come si è sviluppata la correlazione tra «dottrina» e «pastorale». Cercheremo di presentare il loro pensiero attraverso l’analisi dei loro discorsi giuridici annuali, le «Allocuzioni papali alla Rota Romana». Cominceremo con quelle di Giovanni Paolo II, a partire dalla promulgazione del Codice di diritto canonico riveduto per la Chiesa latina nel 1983.
Uso del termine «pastorale» nelle Allocuzioni papali alla Rota Romana dal 1983 al 2021.
Dal grafico riportato sopra si può osservare che l’uso del termine «pastorale» è stato di notevole interesse per Giovanni Paolo II (1983-2005), Benedetto XVI (2005-2013) e Francesco (dal 2013 a oggi). Rileviamo in particolare l’accento posto su questo termine nelle Allocuzioni del 1990 e del 2011. A ciò fa eco l’attenzione riservata al termine «pastorale» da Paolo VI nella sua Allocuzione alla Rota Romana del 1973, nella quale si riferì ad esso 26 volte; e da Giovanni Paolo II nella sua Allocuzione del 1990, nella quale si riferì ad esso 27 volte.
Giovanni Paolo II (1983-2005)
Poiché il Codice riveduto fu promulgato nel 1983, quella fu l’occasione per Giovanni Paolo II di esaminare la questione di che cosa il termine «pastorale» significasse in generale nel diritto canonico e nella teologia (dottrina) su cui si basava. Il discorso
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