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Questo volume contiene gli Atti di un Convegno sulla figura e l’opera del gesuita p. Riccardo Lombardi (1908-79) che ha avuto luogo il 9 settembre 2019 a Roma, promosso dal Movimento per un Mondo Migliore, dal Movimento dei Focolari e dalla Comunità di Sant’Egidio. Lo scopo del Convegno era di «riscoprire» Lombardi come «un testimone del Novecento». La sua figura infatti è stata oggetto di letture negative, sia nella storiografia laica, che lo ha per lo più considerato sotto l’aspetto politico come un propugnatore di una riconquista cristiana negli anni del pontificato di Pio XII, sia in parte in quella cattolica, che non apprezzava i toni «messianici» della sua predicazione. Ma così si è mancato di cogliere il centro della sua opera, volta principalmente al rinnovamento della Chiesa del suo tempo.
Andrea Riccardi ripercorre la vicenda di Lombardi, in particolare sotto l’aspetto dei rapporti con i papi: la grande sintonia con Pio XII, la presa di distanza di Giovanni XXIII, il rispetto sincero con un certo distacco da parte di Paolo VI.
Serena Noceti, docente di Teologia presso l’ISSR di Firenze, mostra che «il più grande apporto di Lombardi alla Chiesa è quello di aver portato (e riportato) in primo piano la sfida della riforma della Chiesa, fin dagli anni Quaranta» (p. 63). Per la Noceti, la visione ecclesiologica del gesuita non è per nulla speculativa, ma radicalmente pastorale. Questa visione passa attraverso tre fasi principali: dapprima la riforma è vista venire dall’alto (papa, curia, clero); poi – sotto l’influsso del Concilio – riguarda piuttosto il corpo ecclesiale nella sua complessità; infine la prospettiva si allarga al servizio al venire del regno di Dio nella storia dell’umanità.
Maria Voce, responsabile del Movimento dei Focolari, presenta il rapporto fra Lombardi e Chiara Lubich negli anni Cinquanta del secolo scorso. Allora il Movimento dei Focolari incontrava difficoltà per il suo riconoscimento, e Lombardi lo sosteneva cordialmente, fino ad arrivare a coltivare l’idea di una fusione fra esso e il Movimento per un Mondo Migliore. Il progetto non si realizzò, ma il rapporto spirituale e di discernimento fu profondo e sincero e proseguì in amicizia, gratitudine e stima reciproca fino alla fine.
Gianni La Bella, professore di Storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia, presenta un ampio contributo sull’attività di Lombardi in America Latina a partire dai primi anni Cinquanta, mettendo in rilievo non solo il successo della sua predicazione, ma ancor più l’apprezzamento dell’episcopato nei confronti suoi e del Movimento per un Mondo Migliore, l’influsso su mons. Oscar Arnulfo Romero, su mons. Hélder Câmara, sul card. Ivo Lorscheiter, sulle esperienze pastorali che condurranno allo sviluppo delle Comunità ecclesiali di base.
I padri gesuiti Germán Arana e Federico Lombardi studiano il rapporto fra le Esercitazioni per un Mondo Migliore e gli Esercizi spirituali ignaziani: una questione di importanza cruciale nella vita di Lombardi, con risvolti significativi per i rapporti con il suo Ordine e con il Preposito generale dei gesuiti di allora, p. Pedro Arrupe. Vengono pubblicati lunghi brani del Diario di Lombardi sui suoi colloqui su questo tema con il p. Arrupe. Le Esercitazioni lombardiane si distinguono dagli Esercizi ignaziani soprattutto per la loro natura «comunitaria» e rimangono lo strumento principale dell’attività del Movimento per far passare le idee e gli impulsi di rinnovamento nella vita delle comunità della Chiesa e dei loro membri. Senza di questo ogni proposito di riforma della Chiesa, anche i grandi messaggi conciliari, rimarrebbe astratto e velleitario.
Il volume contiene due contributi – di Mario Berti e di Luc Lysy – che presentano l’evoluzione del Movimento fondato da Lombardi fino ai nostri giorni e lo sforzo degli ultimi anni per rinnovare le Esercitazioni alla luce del contesto storico ed ecclesiale profondamente mutato rispetto ai tempi del Fondatore.
Nel suo insieme il volume mette bene in luce come l’opera apostolica di Lombardi abbia agito in profondità nella Chiesa del Novecento e lasci in eredità a quella di oggi messaggi di valore permanente. Inoltre, dal punto di vista del lavoro storico, il dettagliato Diario del gesuita continuerà a rimanere una miniera per ulteriori approfondimenti su tre decenni del secolo scorso (1948-79), dei quali, come dice bene il titolo, egli è stato un testimone di prim’ordine.
Riccardo Lombardi. Un testimone del Novecento
a cura di GIANNI LA BELLA
Milano, Guerini e Associati, 2020, 174, € 19,50.