|
Quasi 100 autori e altrettante voci; alcuni tra i migliori teologi italiani chiamati a delucidare il messaggio cristiano attraverso l’analisi e la spiegazione di molte delle sue componenti: questi sono, in breve, i dati fondamentali che illustrano che cosa sia questo Dizionario. Nella Prefazione, mons. Luciano Pacomio non esita a definirlo un «sogno realizzato»: quello di riproporre, a più di quarant’anni di distanza e con i necessari aggiornamenti, il Dizionario teologico interdisciplinare, edito da Marietti nel 1977. Ma, avverte Pacomio, non si tratta di un arrangiamento o di un semplice adattamento alla mutata temperie culturale, bensì di un’edizione nuova, come viene messo adeguatamente in luce fin dal titolo stesso.
Quale sia l’impianto metodologico dell’intero lavoro lo spiega Oreste Aime, che ne è stato il curatore insieme a Bartolo Gariglio, Maurilio Guasco, Luciano Pacomio, Alberto Piola e Giuseppe Zeppegno. Scrive dunque Aime nell’Introduzione: «Da un lato [il Dizionario] cerca di proporre in maniera non solo ordinata ma anche strutturata gli elementi fondamentali e centrali della fede cristiana; dall’altro è selettivo poiché non mira alla completezza, bensì all’enucleazione dei temi nevralgici per la ricerca e la discussione, con uno sguardo di preferenza alla contemporaneità» (pp. 9 s).
Il Dizionario si articola in tre sezioni. La prima svolge un ruolo essenziale, in quanto mette in particolare evidenza l’evento-Cristo, rivelatore della salvezza, così come ce lo attestano le Scritture e la Chiesa. Sostiene a tale proposito il curatore: «In questo modo Gesù Cristo – la via, la verità e la vita –, le Scritture e la Chiesa sono posti come il centro originante e gravitazionale di tutto il dizionario» (p. 10). La Rivelazione evangelica viene poi messa in rapporto «con le coordinate culturali, antropologiche e teologiche del tempo presente», in ossequio a quella prospettiva tanto cara al Concilio Vaticano II, a cui il Dizionario fa chiaramente riferimento.
Nella seconda sezione vengono elaborate una sessantina di voci, definite «nodali» per la loro ineludibile importanza, mentre nella terza l’attenzione si sposta verso una prospettiva storica, presentando un bilancio delle vicende del cristianesimo e delle Chiese a partire dalla seconda metà del XX secolo, per aprirsi poi a quelli che potranno rivelarsi i futuri sviluppi di tale percorso.
Gli autori hanno voluto predisporre un’opera «da leggere e non solo da consultare, uno strumento al tempo stesso riflessivo e operativo», capace di stimolare la ricerca e non soltanto di consegnare dati inamovibili. Tre parole chiave, sottolineate da papa Francesco nella Costituzione apostolica Veritatis gaudium, esprimono bene i criteri adottati nel redigere l’opera: contemplazione, dialogo, interdisciplinarità.
Infine, viene rivolta al lettore una particolare raccomandazione: quella di non porsi passivamente dinanzi al testo, ma di interagire con esso. A tale riguardo suonano estremamente appropriate le seguenti parole di san Gregorio Magno, riportate nell’Introduzione: «Quanto più uno progredisce nella sacra Scrittura, tanto più questa progredisce presso di lui. Gli oracoli divini crescono insieme con chi li legge» (p. 13).
Nuovo dizionario teologico interdisciplinare
a cura di ORESTE AIME ET AL.
Bologna, EDB, 2020, 856, € 60,00.