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«Non voglio essere un eroe, ma solo un medico»: queste parole del dottor Li Wenliang, l’oculista di Wuhan che per primo aveva dato l’allarme, non creduto, sulla possibile circolazione di un nuovo coronavirus, si ritrovano nel titolo del libro di Riccardo Iacona e ne rappresentano l’idea centrale.
Lo scopo dell’autore è dichiarato sin dall’introduzione: dissipare la cortina fumogena, fatta di retorica, di enfasi, di toni apocalittici, di parole di guerra, che caratterizza ancora oggi la narrazione di quanto è accaduto in Italia nei primi mesi del 2020, da quando il coronavirus è entrato nel nostro Paese e in breve tempo si è diffuso fino a diventare una pandemia che ha colpito duramente, «sconvolgendo i riti della cura e della morte».
Una cortina fumogena utile solo a nascondere la verità, impedendo di capire gli errori commessi e di individuare le responsabilità. Una cortina fumogena che rischia di rendere del tutto inutile l’enorme dolore causato dalla pandemia, evitando che si faccia l’unica cosa giusta che si può fare: imparare da tutto quanto accaduto. «Peggio di questa crisi, ci sarebbe solo sprecarla», ci ha ricordato papa Francesco.
Con questo spirito l’autore riavvolge il nastro di questi ultimi mesi e lo manda avanti piano, mettendo al centro del suo racconto le persone. La strada intrapresa per andare oltre la retorica è quella dell’ascolto dei protagonisti. Sono oltre 50 gli incontri su cui egli basa la ricostruzione dei fatti, a partire dai familiari delle vittime, per poi dare voce ai medici di famiglia, agli infermieri, al personale ospedaliero, agli amministratori locali, ai politici, confrontandosi anche con ricercatori di fama mondiale.
Scorrendo le pagine, ne risulta un percorso a cerchi concentrici, che ci porta dentro i vari scenari in cui si sono svolte le vicende legate al coronavirus. Si entra dentro le case dei malati, in cui si incontrano i medici di famiglia che curano «a mani nude»; si entra dentro le ambulanze, dentro i Pronto Soccorso, dentro le corsie di ospedali, dentro le terapie intensive, dentro le Rsa.
Alle testimonianze dei protagonisti si uniscono articoli scientifici, dati statistici, il richiamo delle circolari governative, l’analisi delle diverse strategie adottate da ogni regione in Italia e la descrizione di quanto accaduto in altri Paesi europei ed extraeuropei. Il risultato è un lavoro di ricerca completo, da cui scaturiscono elementi molto chiari, che rappresentano punti chiave su cui basare le scelte da prendere immediatamente per una riforma efficace del nostro Sistema sanitario nazionale.
Un lavoro di ricerca che evidenzia anche quali sono i punti di forza da cui ripartire, descrivendo quelle best practices adottate in alcune realtà virtuose, basate sui concetti di medicina del territorio, integrazione dei servizi sanitari, sorveglianza attiva nelle comunità, comunicazione, sanità pubblica e prevenzione.
Mai più eroi in corsia è un libro interessante, che non racconta una catastrofe passata con il senno di poi, ma offre preziose riflessioni per una crisi tuttora in corso, chiedendo con forza di adottare la logica del senno di prima.
RICCARDO IACONA
Mai più eroi in corsia
Milano, Piemme, 2020, 224, € 15,90.