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In questo libro Pasquale Maffeo, poeta, narratore e drammaturgo, una delle voci più autorevoli degli scrittori di area cattolica, affronta un tema sul quale si sono cimentati molti autori. Un libro non nasce per caso, diceva Pier Paolo Pasolini, che ribadisce la concezione che un testo non è mai un’entità casuale, un oggetto astratto, bensì un prodotto fortemente legato alle idee del suo autore e che dunque rispecchia le strutture della società nella quale vive. Secondo Pasolini, chi scrive ricopre un ruolo e attraverso la scrittura interpreta i fatti storici, politici, religiosi e sociali del suo tempo, mosso da una tensione morale che gli consente di focalizzare le contraddizioni del contesto storico nel quale opera. È quanto realizza Maffeo attraverso l’esercizio della sua produzione letteraria.
Ma mentre Pasolini esaurisce e relega la sua tensione morale entro gli stretti confini delle esperienze terrene, Maffeo trasferisce la propria nelle sfere superiori. Scrittore di area marxista il primo, di area cristiana il secondo, entrambi considerano la scrittura, per dirla con Roland Barthes, come atto di solidarietà storica, come funzione, come supporto interattivo tra creazione letteraria e società, come linguaggio capace di esprimere il destino di una società.
Lavoro certosino questo di Maffeo? Senza ombra di dubbio, se proviamo a scorrere il lungo elenco degli autori che si sono confrontati con questo tema e che vengono ricordati nell’opera: da Clemente Rebora a Bernanos, da don Luigi Orione a David Maria Turoldo e al gesuita Ferdinando Castelli, da Quasimodo a Papini, e così via, inserendo i contributi di La Pira, Eliot, Saba, Tasso, Vico, Leopardi, Fogazzaro e Testori, fino a Giuseppe Ungaretti, solo per citare i nomi più noti.
Circa la non casualità della nascita dell’opera, è lo stesso Maffeo a rivelare il perché del raccogliere in un volume tutte le voci storiche che documentano il culto e l’amore filiale per la Madonna. Tutto questo perché egli ritiene doveroso, prima di mettersi al lavoro, far conoscere ai lettori come prende avvio l’opera. «Una Epifania di luce mariana illumina dall’alto il campo della mia ricognizione», spiega l’autore, il quale, sulla scia di una precedente esperienza simile realizzata in un santuario di Foggia, presenta questa idea a don Alessandro Corrente, titolare della chiesa dedicata a Maria, patrona di Scauri. Con il sorriso di don Alessandro e il placet dell’arcivescovo di Gaeta, mons. Luigi Vari, che s’impegna a scriverne la prefazione, vede dunque la luce l’importante ricognizione di Maffeo di questa storia della letteratura mariana, che rappresenta il tassello mancante al mosaico della storia della letteratura italiana e che colma un vuoto nello scenario letterario nazionale.
PASQUALE MAFFEO
La Madre del Signore nella letteratura
Scauri (Lt), Caramanica, 2020, 156, € 10,00.