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Il contesto dell’articolo. Il dialogo tra fede e cultura è una delle sfide che la Chiesa ha affrontato fin dai suoi inizi. In effetti il Vangelo viene predicato e propagato dentro le caratteristiche culturali del proprio tempo. Tutto questo ha origine dalla dinamica dell’incarnazione.
Perché l’articolo è importante?
La tesi principale dell’articolo è che per non incorrere nell’errore idealista di immaginare che la purezza della fede venga contaminata dal contatto con le culture, o che esista una cultura che possa identificarsi pienamente con il Vangelo, è necessario riflettere su cosa si debba intendere per «cultura» dal punto di vista cristiano. L’autore propone come riferimento una definizione di cultura del card. Avery Dulles: «una materializzazione dello spirito umano e, al tempo stesso, una spiritualizzazione della materia».
Questa definizione è molto importante quando ci si accosta, per esempio, alla religiosità popolare e alle sue espressioni di pietà. Senza dubbio, secondo l’autore, la religiosità popolare non è semplicemente un’esperienza della religione impregnata (o contaminata) dalla cultura.
A questo punto l’articolo propone e spiega due considerazioni. La prima è che le espressioni della religiosità popolare, quali che ne siano la forza e la capacità di espressione cultuale dei fedeli nei riguardi di Dio, non possono e non devono sostituire i sacramenti della Chiesa. La seconda considerazione ci porta a constatare che nella religiosità popolare, nella liturgia, nella teologia c’è, come matrice comune, il fatto che la loro espressione nel tempo è stata segnata dalla cultura. Quindi dobbiamo pensare che, sebbene l’essenza dei sacramenti si sia necessariamente mantenuta intatta nel corso dei secoli, la loro espressione a volte sia cambiata. La stessa cosa si può dire della formulazione linguistica del dogma, delle traduzioni della Scrittura e così via.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- La religiosità popolare è un’espressione di fede o della cultura del tempo e del luogo?
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POPULAR RELIGIOSITY IN THE DIALOGUE BETWEEN FAITH AND CULTURE
The dialogue between faith and culture is one of the challenges that the Church has faced since its beginnings. Indeed, the Gospel is preached and propagated within the cultural characteristics of its time, which originates in the dynamic of the incarnation. From this, culture can be defined as “a materialisation of the human spirit and, at the same time, a spiritualisation of matter” (Cardinal Avery Dulles). This definition is very important when approaching the manifestations of Christian culture from the perspective of faith, without falling into the trap of wanting to secularise them. These include popular religiosity and its expressions of piety.