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Il contesto dell’articolo. Parlando con la Samaritana nel Vangelo di Giovanni, Gesù le dice: «La salvezza viene dagli ebrei» (Gv 4,22). Una questione molto più delicata si pone riguardo alla salvezza per gli ebrei.
Perché l’articolo è importante?
L’autore dell’articolo ritiene che il nuovo atteggiamento di rispetto per il popolo ebraico e l’ebraismo, assunto dalla Chiesa fin dai tempi del Concilio Vaticano II (Nostra Aetate), impone infatti un ripensamento dell’universalità della salvezza in Gesù Cristo.
La questione centrale che l’articolo prova a svolgere è «come conciliare in maniera coerente la fede cristiana nel ruolo salvifico universale di Gesù Cristo con la convinzione di fede altrettanto chiara che afferma l’esistenza di un’alleanza mai revocata di Dio con Israele». L’affermazione che Cristo è l’unico Salvatore non è gradita da molti ebrei che respingono tutto ciò che sa di missione. In risposta a queste preoccupazioni ebraiche, qualcuno ha introdotto una distinzione tra «missione» (spesso concepita come proselitismo attivo) e «testimonianza». Ma nel dialogo con gli ebrei è importante rendersi conto che l’intera questione della salvezza interessa principalmente i cristiani; gli ebrei parlano un linguaggio teologico diverso.
L’articolo ricorda infine che la Dichiarazione Nostra aetate parla apertamente di un futuro tempo escatologico in cui ebrei e cristiani saranno uniti, che affonda le radici nei capitoli 9–11 della lettera di Paolo ai Romani. Anche perché ebrei e cristiani condividono il «dramma dell’umano fallimento» nella loro umanità peccatrice: la fedeltà di Dio al popolo ebraico, che non sempre è stato fedele alla Torah, è una promessa della fedeltà di Dio ai cristiani, che non sempre sono stati fedeli alla Torah incarnata in Gesù.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Da dove viene la salvezza degli ebrei?
- La Chiesa deve continuare a insegnare che gli ebrei dovrebbero arrivare a conoscere Cristo?
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SALVATION AND THE JEWS
Since the Church affirms, with Jesus, that salvation comes from the Jews (cf. Jn 4:22), a much more delicate question arises concerning salvation for the Jews. The new position of respect for Jewish people and Judaism assumed by the Church since the Second Vatican Council calls for a rethinking of the universality of salvation in Jesus Christ. This article shows both the Church’s position regarding dialogue with the Jews and her universal mission to preach Christ to all nations. In the tension between dialogue and mission, the Church sees Jewish people not only as partners in a mission to restore a fallen world, but also as collaborators in the shared responsibility to preach the kingdom of God.