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Il contesto dell’articolo. Maria di Magdala è una figura chiave del primo cristianesimo. Presente nei quattro Vangeli, assume una posizione unica, essendo testimone privilegiata della risurrezione, la prima a vedere il Risorto. L’Oriente ama chiamarla «apostola degli apostoli».
Perché l’articolo è importante?
L’articolo ricorda brevemente la tradizione che ha fatto molto rapidamente della Maddalena, soprattutto dopo il IV secolo, una peccatrice e una prostituta, identificandola con donne anonime dei Vangeli, come la peccatrice perdonata di Lc 7,36-50. Ma niente, nei Vangeli, autorizza tale identificazione.
Poi il saggio si sofferma sulla menzione lucana di Maria Maddalena come posseduta da «sette demoni» in Lc 8,2, che ha spesso lasciato perplessi i commentatori. E analizza e valuta il possibile collegamento con Lc 11,14-26, che include l’unica altra menzione di «sette demoni». Un principio ermeneutico elementare ne fa dedurre che Maria è stata liberata due volte, e probabilmente in entrambi i casi da Gesù. Questo fa sì che lei sappia benissimo che la sconfitta e l’alienazione non sono le ultime parole della sofferenza umana, che Dio ha il potere di ridare la vita e che questo avviene in Gesù.
La tesi è dunque che è questo il motivo per cui Maria di Magdala si trova a essere una testimone a doppio titolo della risurrezione, la vittoria escatologica di Dio su Satana: perché ha sperimentato anche nel proprio corpo la potenza di Dio. Un’esperienza che nemmeno gli apostoli avevano fatto.
L’articolo presenta anche il progetto teologico globale di Luca, di descrivere la vittoria di Gesù su Satana. E quindi la particolare sensibilità dell’evangelista, e probabile autore anche degli Atti degli apostoli, per gli esorcismi, di cui perciò non fa menzione per semplice aneddotica. Maria si inscrive nella lotta ingaggiata da Dio contro Satana e incarna un’umanità liberata.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Che cosa sappiamo di Maria di Magdala dai Vangeli, in particolare in Luca?
- Come mai è una testimone privilegiata della Resurrezione?
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MARY MAGDALENE AND THE RESURRECTION IN THE GOSPEL OF LUKE
The Lucan mention of Mary Magdalene as being possessed by “seven demons” in Lk 8:2 has often puzzled commentators. The connection with Lk 11:14-26, which includes the only other mention of “seven demons”, creates a significant parallel. Having been delivered twice, Mary knows that defeat and alienation are not the last words of human suffering, and that God has the power to restore life and that this has happened in Jesus. Thus, ideally Mary finds herself being a key witness to the resurrection – God’s eschatological victory over Satan – having experienced God’s power within her own body. This reading is consistent with Luke’s overall theological project of describing Jesus’ victory over Satan.