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Questo interessante volume testimonia i cinquant’anni – celebrati nell’ambito dell’ottava edizione di Testimonianze Ricerca Azioni, il festival a cura del Teatro Akropolis di Genova – del Convegno di Ivrea, quegli «stati generali» della nuova scena italiana – come li definì il critico Franco Quadri – che si tennero dal 10 al 12 giugno 1967, e durante i quali si manifestò l’esigenza di affermare una nuova e originale vitalità creativa, un nuovo insieme di pratiche, un nuovo modo di pensare e fare teatro.
«Ivrea Cinquanta. Mezzo secolo di nuovo teatro in Italia 1967-2017» è il titolo delle giornate che dal 5 al 7 maggio 2017 hanno raccolto interventi e partecipazioni tra le più varie della scena nazionale, ed è anche il titolo del libro a cura di Clemente Tafuri e David Beronio, direttori artistici del Teatro Akropolis. Organizzate da un eccellente comitato scientifico, composto da Fabio Acca, Roberto Cuppone, Marco de Marinis, Roberta Ferraresi e Silvia Mei, oltre a Beronio e Tafuri, le tre giornate si sono strutturate per sessioni, volte a esaminare questi temi: «Avanguardia/Nuovo teatro: le parole e la storia»; «Dall’attore all’artista, dalla compagnia al progetto»; «Post-Novecento, nuove ondate, terza avanguardia: un’altra storia?»; «Nuovo teatro e nuova critica»; «Dalle cooperative ai centri: vicissitudini di un’alternativa».
Scopo del Convegno era quello di recuperare testimonianze e memoria, e molti sono stati gli interrogativi al centro dell’indagine, quali ad esempio: il discorso dell’«avanguardia» è tornato (o è rimasto) di attualità? Di quale avanguardia parliamo oggi? E di quale si parlava allora?
Il volume, come chiarisce nella prefazione Marco De Marinis, studioso e professore di Discipline teatrali all’Università di Bologna, è un’«opera collettiva che racconta il convegno di Ivrea per restituirlo a una più fondata prospettiva storica».
Ivrea Cinquanta. Mezzo secolo di nuovo teatro in Italia 1967-2017
a cura di CLEMENTE TAFURI – DAVID BERONIO
Genova, Akropolis Libri, 2018, 456, € 24,00.