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ABSTRACT – La traduzione in cinese del documento dell’allora Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, La vocazione del leader d’impresa, offre l’occasione per presentare la Dottrina sociale della Chiesa non solo ai cattolici cinesi, ma anche ai non cattolici, al fine di promuovere degli standard elevati per un’etica degli affari.
Uno degli aspetti più interessanti del documento è che si concentra fortemente sulla sfida di formare la coscienza personale di coloro che si occupano di affari. Non si sofferma sul più vasto ambito delle questioni politiche e di principio, come quella dei diritti umani, i quali, finché vengono identificati genericamente con la Dottrina sociale della Chiesa, possono impedirle di avere un grande impatto in Cina.
Proprio perché è relativamente neutrale, questo documento può dunque permettere una nuova lettura degli orientamenti fondamentali dell’insegnamento della Chiesa riguardo alla leadership morale e del modo in cui essa possa essere integrata nello specifico impegno di stabilire in Cina una morale pubblica, capace di sostenere una società veramente civile. È possibile infatti mostrare anche come la prospettiva dell’insegnamento della Chiesa possa accordarsi con la filosofia morale confuciana.
Analogamente alla Dottrina sociale della Chiesa, la tradizione confuciana della filosofia morale (Rújiā, 儒家) ha come elemento fondamentale l’educazione alla virtù. Il pioniere dei gesuiti missionari in Cina, p. Matteo Ricci (Lì Mădòu, 利玛窦) (1552-1610), aveva ben compreso che la Rújiā offriva il più promettente punto di convergenza con la philosophia perennis, su cui si basa non soltanto la teologia morale cattolica, ma anche la Dottrina sociale della Chiesa.
L’attuale preoccupazione della Cina per l’«imprenditorialità confuciana» potrebbe dunque essere un utile argomento di studio. Come possono le pratiche commerciali di un imprenditore confuciano e il suo carattere personale riflettere i valori confuciani? Jack Ma e il suo impressionante successo con la società di commercio online Alibaba, come pure le imprese collegate con piattaforme peer-to-peer, sono forse un modello di autentica imprenditorialità confuciana, dal momento che consentono a piccole e medie imprese di avere un accesso più equo al mercato? Il documento può dunque spingere gli uomini d’affari a trovare risposte concrete ai loro sforzi nella ricerca della giusta armonia nel rapporto tra il profitto (lì) e la giustizia (vi).
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THE SOCIAL DOCTRINE OF THE CHURCH IN CHINA. A reference for business ethics
The article deals with two fundamental points. First, the document The vocation of the business leader – published by the then Pontifical Council for Justice and Peace in 2011 and recently translated into Chinese – is revisited to highlight the role of the Church’s social doctrine in the construction of a framework for the ethics of international business. Second, it shows how the perspective of the Church’s social doctrine can agree with Confucian moral philosophy, with modalities which specifically assure an improvement of the international commercial ethics in China.