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ABSTRACT – Il presidente della Georgetown University, John J. DeGioia, il 2 novembre 2018 ha partecipato in Cina a un meeting dal titolo «Urbanizzazione verde e innovazione», presso il Consiglio cinese per la cooperazione internazionale su ambiente e sviluppo (Cciced). È il tema da cui è partita una conversazione realizzata con lui in occasione del primo incontro romano del China Forum for civilization dialogue, una piattaforma di dialogo tra Cina e Occidente che nasce dalla collaborazione tra la nostra rivista e l’università con sede a Washington.
Per DeGioia la possibilità concreta di governare in qualche modo le sfide poste dal cambiamento climatico, e quindi dal processo di degrado dell’ambiente in corso, passa in gran parte da come verrà gestito il processo di urbanizzazione in ogni parte del mondo e su come verranno pensate e progettate, in modo coordinato, le nuove città del pianeta, che dovranno essere più sicure e sostenibili. Più della metà della popolazione mondiale odierna vive infatti nelle città, ed entro i prossimi 30 anni si aggiungeranno altri due miliardi e mezzo di persone.
Sebbene tra le organizzazioni globali ci sia consenso su questo, si avverte anche un grande silenzio sull’argomento. Per questo, secondo il presidente della Georgetown University, abbiamo bisogno della nostra immaginazione e occorre ascoltare le voci che istituzionalmente si levano per rilanciare questo tema. Tra queste voci, autorevoli e «immaginative», DeGioia riconosce quelle del Pontefice e del Presidente cinese XI Jinping.
Le parole del presidente Xi Jinping, pronunciate nel XIX Congresso centrale del Partito comunista cinese, sono state riprese nel documento analitico del Cciced, Ecological Civilization Shaping China’s New Era. La Cina ha definito come percorso di sviluppo la costruzione di una «civiltà ecologica». Il termine usato è anche di natura filosofica, perché richiama l’individuazione di stili di vita «armoniosi» e rispettosi della natura. DeGioia avverte una sintonia tra il concetto di «civiltà ecologica» proposto dal Presidente cinese e le idee sviluppate da papa Francesco nella Laudato si’ (LS), la sua Lettera enciclica indirizzata al mondo. In particolare, con l’immagine dell’ecologia integrale.
Ma qual è il ruolo di una grande istituzione accademica come Georgetown University rispetto a questo processo? Risponde così DeGioia: «Fondamentalmente, la responsabilità primaria dell’università è la ricerca della verità […]. Una ricerca «disinteressata», nel senso che siamo pronti a seguire la verità ovunque essa ci porti. E ci impegniamo a condividere ciò che troviamo con l’insegnamento e con i nostri scritti».
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GREEN URBANIZATION. A conversation with John DeGioia
On November 2, 2018, Georgetown University President, John J. DeGioia, participated in a meeting held in China entitled “Green Urbanization and Innovation” at the China Council for International Cooperation on Environment and Development (CCICED) China. Here we publish a conversation with our director, Fr. Antonio Spadaro, which occurred during the first Roman meeting of the China Forum for civilization dialogue, a dialogue platform between China and Western Countries which comes following the collaboration between our magazine and Georgetown University. In the global silence we need to listen to the voices which institutionally rise to think differently about the cities, called on to be ever more secure and sustainable; among these voices DeGioia recognizes those of the Pontiff and of the Chinese President.