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Questo libro del biblista don Gianni Carozza si caratterizza come tentativo di rileggere in un’ottica spirituale alcuni dei più significativi brani della Scrittura sulla terza Persona della Trinità. Sebbene negli ultimi decenni siano stati pubblicati numerosi contributi dedicati al «Grande Sconosciuto», questo lavoro va segnalato per il suo tenore a un tempo esegetico, divulgativo e spirituale. Sono riflessioni non solo da leggere, ma con cui pregare.
L’A. prende le mosse da alcuni passi significativi della Sacra Scrittura che si riferiscono allo Spirito Santo, per articolare un percorso interiore e spirituale che aiuti il lettore ad avere confidenza con il Paraclito e con la sua opera. Il merito di Carozza è di rendere accessibili e concreti aspetti anche molto complessi della teologia biblica dello Spirito Santo. Lo studio è condotto in modo rigoroso, l’esposizione è chiara, lo stile semplice: tre caratteristiche che rendono il libro fruibile anche da parte di un pubblico non specializzato.
Il titolo mette subito in chiaro l’obiettivo dell’A.: mostrare come lo Spirito Santo agisce nella concretezza del quotidiano, in modo che il lettore possa crescere nell’amicizia con Lui e vivere la propria vita nel suo respiro, cioè nella vita stessa di Dio. È la proposta di un itinerario mistico. Infatti, il contributo di Carozza si delinea come un vero e proprio percorso mistagogico, attraverso il quale il lettore, percorrendo progressivamente gli otto capitoli del libro, come i gradini di una scala ascendente, è introdotto nel mistero della terza Persona divina e del suo agire.
Puntuale risulta la modalità con cui è proposto l’itinerario: dall’attenzione all’azione dello Spirito sul piano generale della creazione a quello singolare delle creature. Partendo dall’azione della terza Persona divina nella creazione, l’A. passa a considerare la sua azione nella vita della Chiesa, per giungere infine a mostrare come Egli operi nella vita del singolo. Il capitolo conclusivo – «Lo Spirito artefice di comunione» – riconduce idealmente all’inizio, al piano universale in cui lo Spirito Santo si presenta come l’artefice dell’ordine cosmico. Sanando i dissensi che feriscono e mettono in discussione l’armonia delle comunità, la terza Persona divina riconduce la dispersione dei singoli all’unità, ristabilendo l’ordine pensato sin dalle origini da Dio.
Il lettore è in tal modo accompagnato a percepire la presenza dello Spirito, prima ancora che nella propria interiorità, nella realtà che lo circonda, nel mondo e nella Chiesa. È l’invito a scoprire che il rapporto personale con Dio non esclude mai la considerazione dell’altro – persone e cose –, ma la include e, in un certo senso, la presuppone. Ciò risulta evidente soprattutto nel passaggio dal terzo capitolo – «Lo Spirito, anima della Chiesa» – al quarto – «Le virtù gioiose del frutto dello Spirito» –, che sembra alludere al fatto che è proprio in forza della sua presenza in seno alla comunità che lo Spirito può dimorare nella vita del singolo credente.
Questo libro è utile soprattutto per gli animatori di ritiri spirituali e per i catechisti come sussidio per la loro formazione, come pure per chiunque voglia approfondire la conoscenza biblica della terza Persona della Trinità e crescere spiritualmente alla sua presenza.