RECENSIONE

Marcello Flores

IL MONDO CONTEMPORANEO

1945-2020

Il mondo contemporaneo

Enrico Paventi

Quaderno 4138

pag. 410 - 411

Anno 2022

Volume IV

19 Novembre 2022
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Con l’ausilio di un’ammirevole capacità di sintesi e della ragguardevole vastità di orizzonti che gli ha già permesso di analizzare tematiche assai varie – dal genocidio armeno alla storia del comunismo –, Marcello Flores prende ora in esame l’epoca contemporanea, ossia il periodo che va dall’epilogo della Seconda guerra mondiale alla crisi provocata dal Covid 19.

Settantacinque anni, dunque, nel corso dei quali davvero numerosi sono stati gli avvenimenti di grande rilievo che li hanno contraddistinti: appare perciò necessario esaminarne tanto l’elemento di novità insito in essi quanto la portata.

I decenni in questione hanno anzitutto visto la fine del colonialismo, la conclusione della «guerra fredda», e quindi del mondo bipolare che era andato affermandosi nel secondo dopoguerra.

Ciò ha consentito a molti nuovi attori di emergere prepotentemente sulla scena internazionale, mentre la progressiva liberalizzazione degli scambi ha esteso la circolazione di capitali, beni, masse di individui, creando sì benessere diffuso, ma anche nuova povertà e occasioni di spietato sfruttamento.

Un mondo nuovo, insomma, molto diverso dal precedente, che tende a muoversi – negli ambiti più disparati – verso direzioni inattese.

Certo, nel quadro delle relazioni globali sembra essersi ormai consolidato un contesto multipolare, nell’ambito del quale appare di fondamentale importanza il ruolo svolto dalla Cina, regime autoritario e grande potenza economico-finanziaria, ormai in grado di rivaleggiare con gli Stati Uniti.

Dalla Russia all’India, dal Brasile al Sudafrica e fino alla Turchia, tanti sono poi i Paesi assurti al rango di protagonisti nei diversi ambiti regionali, dove non disdegnano affatto di impegnarsi in operazioni militari.

A dimostrazione della chiara tendenza verso una multipolarità del potere, che si è accentuata con l’avvento del nuovo secolo, va inoltre registrato il rafforzamento dell’Unione europea, che nel 2004 ha visto l’ingresso di 10 nuovi membri, mentre in Medio Oriente l’aggravarsi di vecchi conflitti e il sorgere di nuovi ha reso la situazione sempre più instabile e caotica.

Oltre a tutto ciò, Flores analizza attentamente quella che definisce «la svolta del secolo», vale a dire il processo noto come «globalizzazione», in cui davvero stretta è la relazione tra economia e politica, tecnologia e cultura.

Egli scrive in proposito: «Tutte le dimensioni della vita associata fanno ormai parte di un’unica dimensione molteplice, in cui i flussi dei mercati finanziari e le crisi di governo, le emergenze ecologiche e le innovazioni tecnologiche, le identità collettive di massa e le decisioni delle élite si intrecciano e condizionano sempre più» (p. 388).

E il mondo globalizzato, soggetto a spinte di fondo e influenze congiunturali, sembra avere davanti a sé un gran numero di strade, nessuna delle quali dà per il momento l’impressione di essere l’unica possibile.

In conclusione: l’epoca iniziata al termine della Seconda guerra mondiale è stata caratterizzata da una crescente interazione tra i Paesi e i continenti.

Nel corso degli anni Settanta è poi cominciata una seconda fase del dopoguerra che, a seguito del crollo del comunismo e della fine della «guerra fredda», ha gettato le basi per l’affermazione della globalizzazione, un fenomeno che ha dato luogo a parecchie e stridenti contraddizioni.

Secondo Flores, è tuttavia possibile che ora, anche a causa della pandemia, si giunga a un nuovo periodo storico in cui la globalizzazione acquisisca «una dimensione più concertata, democratica, condivisa, equilibrata» (p. 484).

MARCELLO FLORES
Il mondo contemporaneo. 1945-2020
Bologna, il Mulino, 2021, 496, € 30,00.

 

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