|
In qualsiasi istituzione apostolica attuale della Chiesa che sia pur minimamente aperta al contesto sociale troviamo persone di origini, situazioni personali ed esistenziali sempre più diverse e lontane da quello che si potrebbe definire come il modello ecclesiale tradizionale.
Per quanto qualcuna di queste persone possa forse conservare un’ombra di pregiudizio o di rifiuto verso ciò che è religioso-ecclesiale, sempre più spesso, nella percezione generale, prevalgono semplicemente una lontananza e un’estraneità nei suoi confronti.
È chiaro che una situazione come questa comporta una grande sfida rispetto alla trasmissione della fede, tanto da lasciarci spesso perplessi e paralizzati. Come Chiesa, non possiamo limitarci a fare come si è sempre fatto, ignorando le difficoltà e le sfide, o rinchiuderci in spazi più riservati in cui accogliere soltanto chi è già convinto. Queste sono risposte insufficienti e ci lasciano insoddisfatti. Si rende necessaria un’analisi precisa della situazione attuale, che porti a proposte coerenti.
Spesso abbiamo associato gli odierni problemi di trasmissione della fede al processo di secolarizzazione e alla diminuzione della religiosità nella nostra società. Tuttavia in questo articolo vogliamo suggerire una diversa lettura della situazione attuale, che mette al centro un altro fenomeno presente nella nostra società: il pluralismo.
Non c’è dubbio che la secolarizzazione esista e che sia necessario prenderla in considerazione, ma crediamo che, come ci ha mostrato il sociologo Peter Berger (1929-2017), a cui faremo riferimento, il problema sia più ampio. Secondo questo autore, il problema andrebbe maggiormente posto in relazione con l’esperienza del pluralismo, una situazione sociale nuova in cui esistono diverse possibilità di dottrine inglobanti o di strutture di plausibilità.
Questa analisi della situazione ci deve spingere a cercare forme nuove per pronunciare una parola della Chiesa in pubblico e a riconsiderare in quale modo presentiamo la fede…
***
THE WORD OF THE CHURCH IN PLURALISTIC SOCIETIES. The “Public theology”
The sociologist Peter Berger asserted that the ultimate key to understanding the social reality in which we live is pluralism, which incorporates within it the secularization and that is most evident to us. The current state of moral and religious pluralism obliges us to seek new paradigms for the word that the Church is called upon to express in public. Since the 1980s, a response to this challenge has appeared in the term “public theology.” This direction can offer valuable inspiration for thinking about the word and action of the Church at all levels in our pluralistic societies.