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Alle 9,40 di giovedì 3 novembre 2022 il volo papale, con a bordo Francesco, i membri del seguito e i giornalisti accreditati, è partito dall’aeroporto di Fiumicino alla volta di Awali Bahrein, dove è atterrato alle 16,45 (ora locale), presso la Sakhir Air Base.
Il Papa, dopo aver attraversato il finger, è stato accolto dal re, Sua Maestà Hamad bin Isa Al Khalifa, dal Principe ereditario e dal Primo ministro, da altri tre figli del Re e da un nipote. Da lì hanno raggiunto la Royal Hall, dove ha avuto luogo un breve incontro privato, al termine del quale i Reali e il Papa hanno salutato brevemente il grande imam di al-Azhar, Ahmad Muhammad Al-Tayyeb.
Uno Stato-arcipelago
Il Bahrein è un piccolo Stato insulare, costituito da un arcipelago di 33 isole al largo della costa orientale dell’Arabia Saudita e a nord della penisola del Qatar, nel Golfo. Bahrein in lingua araba significa «Regno dei due mari».
Il suo territorio fu un importante crocevia dei commerci tra la Mesopotamia e l’India, abitato dai carmati, un gruppo ismailita appartenente alla corrente sciita dell’islam, stanziatosi nell’Arabia orientale a partire dalla fine del IX secolo.
Dopo il dominio di portoghesi, persiani, turchi e inglesi, il Bahrein ha ottenuto definitivamente l’indipendenza nel 1971. La nuova Costituzione, promulgata il 14 febbraio 2002 e rivista nel 2012, ha trasformato l’emirato in una monarchia costituzionale, con un parlamento eletto, composto da 40 membri. Essa peraltro concede ampi poteri al sovrano.
Oggi nella società sono cresciute le richieste di progressi sul fronte delle libertà politiche e sociali, contribuendo ad alimentare le annose tensioni tra la maggioranza sciita (che rappresenta circa il 46% della popolazione) e la classe dirigente sunnita (24%).
Sull’onda delle «primavere arabe» in Tunisia ed Egitto, queste sono sfociate nel 2011 in forti dimostrazioni di protesta, la cosiddetta «rivolta delle perle», contro le discriminazioni confessionali e per chiedere riforme democratiche…
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AGAINST “ISOLATED THINKING”. Francis’ apostolic journey to Bahrain
Pope Francis’ apostolic journey to Bahrain (November 3-6, 2022) is directly connected to the Pontiff’s previous journeys to Morocco, the United Arab Emirates, Iraq and Kazakhstan, but also, in its own way, to the previous ones to Turkey, Azerbaijan and Bangladesh. The connecting thread of these journeys is dialogue with the vast Muslim world. In addition, this was a visit that took place against the backdrop of great international tensions. There was no lack of references to Ukraine, Yemen, Lebanon and Ethiopia. The Pontiff, addressing an Islamic people, composed of Shiites and Sunnis who experience tensions between themselves, wanted – together with Imam Al-Tayyeb – to send a message of unity and dialogue. The Church – as well as the small Church of migrants in that small Persian Gulf country – is called to be a prophetic sign of education for citizenship and peace for the whole world.