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Nel precedente volume dedicato a Hildegard von Bingen (cfr Civ. Catt. 2020 I 514), santa e dottore della Chiesa, Sara Salvadori aveva promesso di continuare i suoi studi sulla grande teologa, mistica, scienziata e musicista benedettina.
Se il precedente scritto sui contenuti e sulle miniature relative al testo di Scivias («Conosci le vie»), l’opera teologica più famosa e completa della Santa tedesca, poteva essere considerato una sorta di studio generale, il presente costituisce un approfondimento necessario e dimostra quanto Hildegard potesse andare a fondo nelle sue contemplazioni o aprirsi agli orizzonti più vasti dei misteri divini. Inoltre, gli aiuti per questo secondo studio, riguardante Il libro delle opere divine (1163-74), vengono anche dall’opportunità che un relativo e pregevole Codice miniato è conservato nella Biblioteca Statale di Lucca, e per la datazione siamo lontani solo alcuni decenni rispetto alla stesura del testo originale.
Ricordiamo che Hildegard, benché vissuta quasi interamente nel XII secolo, in forza delle sue qualità e doti si colloca quasi al di fuori del tempo. Come ben sanno gli studiosi di musica, la sua opera Ordo Virtutum (1152) precede di più di un secolo le Jeu de Robin et Marion (1282) di Adam de la Halle, con il quale si vuol far iniziare questo particolare genere musicale.
Grande impressione, a proposito de Il libro delle opere divine, suscita l’icona principale, onnicomprensiva, che giustamente è una delle più famose suggerite da Hildegard e sembra anticipare il celebre Uomo vitruviano di Leonardo. Ma ancor più di Leonardo, la Santa si impegna a collocare l’uomo non solo al centro del mondo o dell’universo, ma dell’intera opera divina, sia come creazione sia come salvezza.
Sara Salvadori, commentando e mettendo a confronto i contenuti con le miniature del Codice di Lucca, sottolinea e approfondisce i passaggi e gli assunti teologici fondamentali della straordinaria visione di Hildegard, che, dall’uomo posto al centro della Trinità e del creato arriva a contemplare tutta la natura stessa con occhi diversi.
Il pensiero della Santa si sviluppa attraverso visioni – «anche a più dimensioni», insiste l’autrice – e, come attraverso una sacra rappresentazione, sembra passare da un particolare tema teologico a un altro, con collegamenti, sviluppi e significati ben precisi.
La sensibilità e la preparazione scientifica di Hildegard suggerisce a lei – e lei suggerisce a noi – gli approfondimenti più arditi e, forse, per pochi eletti. I suoi itinerari di contemplazione si spingono ai limiti dell’impossibile, fino a contemplare la prescienza di Dio.
SARA SALVADORI
Hildegard von Bingen. Nel cuore di Dio
Milano, Skira, 2022, 144, € 35,00.