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A circa cinque anni dalla prima edizione americana (11 marzo 2014), anche il pubblico italiano può apprezzare la prima parte di questo singolare «pellegrinaggio» alla ricerca di Gesù nei luoghi e nel tempo della sua esistenza terrena. P. James Martin, gesuita, è noto in Italia per l’altro suo best-seller Guida del gesuita… a quasi tutto e per l’ultimo suo lavoro Un ponte da costruire. Una relazione nuova tra Chiesa e persone LGBT, ma anche per l’eco sulla stampa della sua nomina a consultore del Segretariato per le Comunicazioni e della sua relazione all’Incontro mondiale delle famiglie a Dublino, il 23 agosto 2018.
Grazie al modo ignaziano di calarsi nella scena, pregando con tutte le facoltà e i cinque sensi, cioè con la totalità del proprio essere, l’esperienza personale dell’autore diventa il «qui e ora» in cui ogni lettore può sperimentare nell’umanità di Gesù il pellegrinaggio di un Dio che è aperto e onesto con me e, liberandomi, mi rende capace di essere anch’io aperto e onesto con lui, con me stesso, con tutti.
P. Martin ci introduce così alla ricerca di Gesù, «vero uomo e vero Dio», non con un trattato teologico, né con un commentario biblico, ma con «uno sguardo su Gesù come appare nei Vangeli, attraverso le lenti della mia formazione» (p. 15). La contemplazione ignaziana o preghiera immaginativa o composizione di luogo chiede soltanto di entrare nella scena per vedere le cose in modo nuovo, grazie anche all’esperienza di aver incontrato Cristo nei vari ministeri svolti e nelle persone concrete che ci stanno attorno.
Forma e struttura di gran parte del libro nascono dall’idea e dall’esperienza del pellegrinaggio come di un «fare visita alla casa di famiglia di un buon amico» (p. 25). Studio, preghiera, esperienza, pellegrinaggio mettono a fuoco la domanda: «Chi è Gesù?», e aiutano il lettore a mettersi in viaggio per ritrovare o approfondire le motivazioni, le emozioni e gli affetti al cuore della propria esistenza.
L’avvio del «pellegrinaggio lungo la vita di Gesù comincia con uno sguardo a sua madre: con la storia del suo incontro col divino» (p. 51). Il «qui» della grotta dell’Annunciazione (Verbum caro «hic» factum est, «“qui” il Verbo si è fatto carne») segna ancora «l’irruzione dello straordinario nell’ordinario» (p. 55) e, «quando diciamo sì a Dio, di solito siamo sorpresi dai risultati» (p. 60).
Questo primo evento è l’occasione per cominciare a rispondere alla domanda: «È successo veramente?», con un’occhiata a come sono stati composti i Vangeli, per capire «come leggerli abbia a che fare con la fede» (p. 70). E così «il pellegrinaggio lungo la vita di Gesù» coinvolge e continua a concretizzarsi nel «qui e ora» della nostra vita.
Contemplando con la curiosità e lo stupore dei bambini i luoghi dove Gesù nacque, visse – «nascosto» per quasi trent’anni – ed esercitò il suo ministero, annunciando con «parabole» il Regno e operando liberazioni e prodigi (e seguendolo poi, in un prossimo volume, fino a Gerusalemme), impariamo a leggere meglio i Vangeli, diventando partecipi e quasi contemporanei agli eventi che essi raccontano e, soprattutto, ci rendiamo conto che Gesù «capiva la vita di quanti stavano ai margini per averne fatto esperienza diretta» (p. 124), capiva la vita umana, la vita familiare, il lavoro… E ci sorprenderà scoprire che non basta sapere quello che Gesù fece e disse, ma «dobbiamo essere pronti ad ascoltare la sua voce nella nostra vita» (p. 205). Egli viene «per chiamarci a sé, se siamo disposti a seguirlo, a prescindere da chi siamo» (p. 233).
Con il suo stile limpido e accattivante, questo libro spinge non soltanto ad alimentare il desiderio di tornare su quei passi e quei luoghi del «pellegrinaggio» che diverse volte e con persone diverse abbiamo visitato come la casa di famiglia di un amico, ma soprattutto accompagna e «aiuta [ciascuno] a vedere dove Dio è attivo nella propria preghiera e nel quotidiano» (p. 315).
JAMES MARTIN
Gesù. Un pellegrinaggio. Da Nazaret alla Galilea
Cinisello Balsamo (Mi), San Paolo, 2018, 384, € 25,00.