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Il lettore, affascinato e coinvolto dall’incontro con «un amico di famiglia» nel pellegrinaggio da Nazaret alla Galilea, presentato nel precedente volume di Martin (cfr Civ. Catt. 2019 I 201-202), completa, con i 10 capitoli di questa seconda parte, una bella esperienza spirituale nel qui e ora della sua vita.
Condotti alla piscina di Betzetà, accanto alla chiesa di Sant’Anna, sentiamo risuonare la domanda: «Vuoi guarire?», e riscopriamo un Dio che «va alla ricerca di quanti hanno bisogno speciale di attenzioni» (p. 25).
Attraversando Gerico, la città più antica del mondo, per salire a Gerusalemme, nel cieco Bartimeo riemergono i nostri desideri di conversione e di guarigione/salvezza, quella che Gesù proclama su Zaccheo e sulla sua casa. «Trovare Dio è essere trovato da Lui che non ha mai smesso di cercarci» (p. 52).
Saliti sul Monte degli Ulivi, a Betania ci ritroviamo con gli amici stretti di Gesù, coinvolti nell’ultimo e più importante dei «segni» da lui compiuti, quello della risurrezione di Lazzaro. Dio ci chiama «a venir fuori dai nostri sepolcri» e, liberati da tutto ciò che ci trattiene, a diventare quello che siamo chiamati ad essere (cfr pp. 73-80).
Perché questo si possa realizzare, bisogna sempre di nuovo rivivere con Gesù la sua ultima settimana a Gerusalemme, quella che chiamiamo «santa»: dal sabato sera, con la cena tra amici a Betania, alla domenica dell’ingresso trionfale su un puledro; al gesto della purificazione del tempio il lunedì; ai diversi discorsi del martedì; alla preparazione del mercoledì; all’Ultima Cena e alla lavanda dei piedi il giovedì, con la successiva preghiera al Getsemani. Qui Gesù viene catturato e condotto per essere processato prima davanti alle autorità giudaiche e poi davanti a Pilato; condannato e torturato, sale infine al Calvario, dove viene crocifisso e muore verso le tre del pomeriggio del venerdì (cfr pp. 85-87). Seguendo i passi di Gesù dal Cenacolo al Golgota, riscopriremo che la sofferenza «è per noi una porta di ingresso nella vita di Gesù, e per lui nella nostra» (p. 167).
La «gioia impareggiabile della risurrezione» inonderà la nostra vita come quella dei discepoli la domenica di Pasqua. Con i due discepoli di Emmaus, impariamo a trovare Dio, riconoscendolo – anche attraverso l’ignaziano «esame di coscienza» – semplicemente come un’altra persona nel nostro cammino.
Così, in maniera discreta, con il racconto accattivante della ricerca di quell’amico di famiglia che è Gesù, questo volume ci conduce a una rilettura storica e attuale del Vangelo, contemplandolo e meditandolo nei luoghi dove continua e continuerà la ricerca di Dio e dell’uomo. Tra le varie possibilità che la lettura di questo libro può dischiudere nella vita di ciascuno, rimane essenziale l’appello finale: «Quello che più ti auguro è di incontrare Gesù. Fin qui hai incontrato il mio Gesù. Ora è tempo di incontrare il tuo» (p. 259).
JAMES MARTIN
Gesù. Un pellegrinaggio. Dalla Galilea a Gerusalemme
Cinisello Balsamo (Mi), San Paolo, 2019, 272, € 25,00.