fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Libri
  3. Dubai, l’ultima utopia
Libri
Dubai, l’ultima utopia di Filippo Cucuccio

Dubai, l’ultima utopia

Quaderno 4083-4084 - pag. 335 - 336

30 Luglio 2020


Quali sono le vere ragioni del successo del cosiddetto «modello Dubai»? Ed è effettivamente un modello da seguire, o da rifiutare decisamente, nonostante le apparenze? Sono i due interrogativi fondamentali di questo libro di Emanuele Felice, professore di Politica economica all’Università «Gabriele d’Annunzio» di Chieti-Pescara.

Leggendo quest’opera, si avverte chiaramente la sensazione di trovarsi di fronte a un reportage giornalisticamente coinvolgente, basato sull’esperienza diretta di viaggi e soggiorni dell’autore in quella città.

Il libro, diviso in 5 capitoli, all’inizio offre al lettore una panoramica dei tratti essenziali di Dubai, a cominciare dalla scritta «Benvenuti nella città più felice del mondo», che accompagna il visitatore nel percorso che dall’aeroporto conduce alla metropolitana in direzione della città. Ed è altrettanto positiva l’impressione suscitata dai servizi e dalle immagini che si susseguono: dalla magnificenza di alcune costruzioni, tra cui spicca la Torre di Khalifa, la cui antenna sfiora gli 830 metri, agli altri edifici scintillanti di luci, all’opulenza dei negozi del Centro commerciale per eccellenza, Dubai Mall, forse la maggiore attrazione in assoluto.

Ma, a un’indagine più attenta, l’autore si imbatte in aspetti sconcertanti di questa città, come le evidenze fattuali di un impatto brutale sulla natura, causato dagli interventi operati nella zona costiera con la creazione di penisole artificiali a forma di palma, per favorire lo sviluppo dell’edilizia residenziale. Interventi che, fatta eccezione per il caso dell’isola artificiale di Palm Jumeirah, non sempre sono riusciti bene, come testimonia il loro mancato completamento.

Se poi dalle considerazioni paesaggistiche si passa alle caratteristiche del regime di monarchia autoritaria che ormai da decenni costituisce il tratto essenziale di Dubai e dell’altra città confederata, Abu Dhabi, le note dolenti si infittiscono. Infatti, è avvilente scoprire la totale assenza di diritti civili e di libertà politiche, solo in parte compensati dalle elargizioni spesso munifiche a beneficio esclusivo dei nativi. Per tutti gli altri, che provengono da altri territori, generalmente contrassegnati da indici di marcata povertà, i livelli di salario bassi e l’incertezza totale della propria situazione – caratterizzata da un contratto triennale di lavoro che può essere rescisso in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione – testimoniano la fragilità del sistema quanto a tutele e garanzie riconosciute ai lavoratori stranieri.

L’autore ricorda anche la mancanza di una legislazione fiscale e di una normativa di controlli finanziari, che hanno fatto e continuano a fare di Dubai uno dei principali centri di riciclaggio internazionale di denaro sporco. Una macchia grave, che ultimamente è stata rimossa solo in parte con la cancellazione di Dubai dalla black list dei Paesi Ocse giudicati poco trasparenti, e quindi ad alta potenziale intensità criminogena.

Vi è poi da segnalare un altro profilo interessante di questo libro: una ricostruzione storica, che parte dall’età medievale per giungere ai giorni nostri e che mostra come il fenomeno dello sviluppo di Dubai, a differenza di quanto avvenuto negli altri Paesi arabi, è solo in minima parte (5%) determinato dai proventi dell’estrazione del petrolio. Il successo di questo modello, in realtà, poggia sulle capacità politiche e imprenditoriali della famiglia di sceicchi che la governano da alcune generazioni di costruire un solido capitalismo, attraendo in misura cospicua capitali e investimenti stranieri.

Si giunge così al capitolo conclusivo del libro, in cui l’autore esprime una valutazione critica del modello consumistico di Dubai. In esso, infatti, si scambia «il sentirsi contento con l’essere felice» (p. 212), privilegiando, in definitiva, l’appagamento momentaneo rispetto alla soddisfazione complessiva della vita, alle relazioni umane nei loro aspetti sociali e politici.

EMANUELE FELICE
Dubai, l’ultima utopia
Bologna, il Mulino, 2020, 224, € 15,00.


Acquista il Quaderno

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Dallo stesso Quaderno

Scoprire la bellezza

Negli ultimi tempi si parla di nuovo e con più frequenza di bellezza, ma questo discorso non ha un’influenza particolare....

30 Luglio 2020 Leggi
Five nuns

Abusi di autorità nella chiesa

Un tema per lo più inesplorato La Chiesa si è a più riprese occupata del tema degli abusi, anche in...

30 Luglio 2020 Leggi

Gesù di Nazaret, figlio e sposo di Israele

Il contesto dell’articolo. Sin dall’epoca patristica, la grande sfi­da è stata quella di dover misurare le affermazioni più metafisiche della...

30 Luglio 2020 Leggi

Spiritualità e psicologia

Il contesto dell’articolo. Nella Chiesa in Francia molti si preoccupano per i pericoli di de­viazione e di manipolazione presenti in...

30 Luglio 2020 Leggi

Colombia senza le Farc-ep

Il contesto dell’articolo. Il 27 giugno 2017 le Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia – Ejército del pueblo (Farc-ep) hanno cessato...

30 Luglio 2020 Leggi

L’influsso africano sul cattolicesimo cinese

Il contesto dell’articolo. Nel corso degli ultimi decenni il crescente coinvolgimento della Cina in Africa ha portato molti osservatori a...

30 Luglio 2020 Leggi

Tracce di vita nei film di Clint Eastwood

Il contesto dell’articolo. Clint Eastwood, classe 1930, è regista, attore, produttore cine­matografico statunitense e più volte vincitore di Oscar, Golden...

30 Luglio 2020 Leggi

Un viaggio nella Roma cristiana del II secolo

Il racconto si svolge nella Roma cristiana della metà del II secolo, che pur rappresentando ancora una sparuta minoranza, si...

30 Luglio 2020 Leggi

Papa Francesco e l’idea del progresso

Il contesto dell’articolo. La parola «progresso» è una di quelle più comunemente usate. È praticamente sinonimo di miglio­ramento, perfezionamento, evolu­zione,...

30 Luglio 2020 Leggi

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.