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Il contesto dell’articolo. Clint Eastwood, classe 1930, è regista, attore, produttore cinematografico statunitense e più volte vincitore di Oscar, Golden Globe e David di Donatello. Con i suoi novant’anni appena compiuti, rimane un regista e attore capace di narrazioni cinematografiche complesse e di ampio respiro.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo prova ad individuare alcune tensioni ricorrenti nella filmografia di Eastwood, analizzando con maggiore attenzione alcune delle sue pellicole. Dal tema della vendetta (Gli Spietati) a quello del sacrificio (Gran Torino), dalle riflessioni sugli aspetti essenziali dell’esistenza – la malattia e l’amicizia, la violenza e il riscatto sociale – di Million Dollar Baby al tema del perdono (Invictus) o a quello della tragicità della guerra (tra gli altri, American Sniper e i due film sulla battaglia di Iwo Jima).
Infine si sofferma sui personaggi portati sullo schermo da Eastwood. Essi non hanno nulla di eroico, nel senso comune del termine (si veda ad esempio anche il recente Richard Jewell), ma sono uomini e donne che, trovandosi all’interno di una situazione limite, obbediscono alla coscienza, sempre tra le luci e le ombre della propria umanità. Esprimono, come possono, il senso di responsabilità civile in una quotidianità rapida, incombente, che non permette tempi di attesa, ma chiede una risposta che può portare anche all’errore o al sacrificio. Non a caso, nella regia cinematografica del regista americano i volti dei protagonisti sono spesso inquadrati con una luce laterale. Ma anche in questa tortuosità della vita, di abissi che si aprono, speranze che si chiudono, dolori che si devono affrontare, rimane l’idea che l’unica vera strada consista nell’affrontare l’esistenza nella consapevolezza che la vita si esprime attraverso la relazione con l’altro.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Quali sono le tematiche ricorrenti nel cinema di Clint Eastwood e le caratteristiche tipiche dei protagonisti dei suoi film?
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TRACES OF LIFE IN CLINT EASTWOOD’S MOVIES
Clint Eastwood, who is in his early nineties, remains a director and actor capable of complex and wide-ranging cinematic narratives. His characters are not heroes in the classic sense of the term, but men profoundly marked by existence and contradiction, who make humanitarian choices towards their neighbours; they also express a sense of civic responsibility in a rapid, impending everyday life that does not allow waiting times, but asks for an answer that can also lead to error or sacrifice.