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Il sacerdozio di Cristo è il fulcro di una singolare vicenda che lega umanamente e spiritualmente due fratelli: Maria (1916-78) e don Marcello Bordoni (1930-2013). La prima, dichiarata «venerabile» da papa Francesco nel 2018, ha fatto del «sacerdozio di Cristo» il centro della propria consacrazione, in grande anticipo rispetto alle direttive del Concilio Vaticano II; il fratello è stato uno dei più importanti teologi post-conciliari, ordinario di cristologia all’Università Lateranense; ha pubblicato negli anni Ottanta la trilogia Gesù di Nazaret, Signore e Cristo, recentemente riedita (cfr Civ. Catt. 2020 I 89-90). Il volume di Nicola Ciola, già decano e ordinario di cristologia nella stessa università, rivela un eccezionale sodalizio, per lo più sconosciuto, tra la spiritualità di Maria e il suo influsso sulla teologia del fratello docente.
Da giovane, Maria Bordoni lavorò come commessa per aiutare la famiglia in difficoltà, fece parte dell’Azione Cattolica ed ebbe le prime esperienze mistiche con i segni della passione di Gesù. Ne fece cenno al parroco, mons. Domenico Dottarelli, che la guidò con prudenza e la esortò a parlarne con il medico, prof. Antonino Anile. Il suo carisma fu esaminato da insigni esperti: p. Riccardo Lombardi, p. Gabriele Roschini e p. Garrigou-Lagrange. Tutti valutarono positivamente le sue esperienze mistiche.
Nel dopoguerra, la Bordoni si dedicò agli sfollati, ma nel 1948, in seguito a voci sorte sulle sue vicende spirituali, dovette trasferirsi con alcune amiche a Castel Gandolfo. Lì aprì una casa per orfani e ragazze madri: questa fu l’origine dell’Opera Mater Dei. Nell’amore per la preghiera e l’Eucaristia nasceva in lei una spiritualità fondata sul sacerdozio dei fedeli, per vivere l’unico sacerdozio di Cristo. Alcune note del Diario spirituale rivelano il suo intimo: «Finalmente mi sono legata a Gesù per sempre con i tre voti; ora Egli è tutto mio e io sono tutta sua, sono la sua piccola sposa […]. Prendimi, distruggimi, bruciami con le fiamme del tuo amore, poiché mi sono legata a Te anche con il voto di vittima!» (p. 71). La sua clausura sarà nel mondo, non in convento, e in una vita di penitenza per la Chiesa e per i sacerdoti: per lei «vivere è Cristo perdendosi in Lui» (p. 78), attraverso la mediazione materna di Maria.
La Bordoni entrò in contatto con numerosi presbiteri, di cui fu guida e consigliera. Lo documenta un inedito epistolario con don Giuseppe De Luca, studioso della pietà popolare (cfr pp. 213-300).
Sul legame spirituale tra lei e il fratello si sa poco. Tuttavia, il carisma sacerdotale di Maria ha suscitato in Marcello la passione della ricerca, non soltanto intellettuale ma anche affettiva, del mistero di Cristo, per «il valore mariano che anima il “carattere ecclesiale” del discorso teologico» (p. 122). Don Marcello Bordoni, nella cristologia, «forse inconsapevolmente, ha tradotto […] quanto vissuto esistenzialmente ed espresso misticamente dalla sorella» (p. 209). Maria di Nazaret rappresenta la risposta alla Parola che si incarna: «Madre perché accoglie, discepola che risponde nella fede e per questo Madre che genera i credenti in quel Cristo il cui evento si è compiuto grazie alla sua esperienza di credente» (ivi).
Vanno menzionati alcuni passaggi originali dell’autore su Maria Bordoni: per esempio, il modo con il quale parlava del sacerdozio-sacrificio. Il linguaggio da lei utilizzato era di tipo «sacrificale», ma il significato «teologico» voleva dire qualcosa di più: Cristo ha offerto se stesso in un’oblazione libera di amore. L’autore rilegge la questione e fa vedere l’influsso che una simile rilettura esercita sul fratello. Marcello Bordoni è tra i teologici post-conciliari che ha proposto una benefica rilettura della soteriologia cristiana in chiave agapica: la sua teologia nasce dalla spiritualità, in quanto esperienza di fede «nello» Spirito; la Pasqua ha al centro il sacerdozio-sacrificio per amore del Cristo; la figura di Maria è il prototipo della risposta di fede alla Parola di salvezza.
Come si può constatare, si tratta di un lavoro impegnativo e avvincente. Va segnalata la notevole documentazione (pp. 213-367) del libro e, a conclusione, la testimonianza di Bordoni nella Positio super virtutibus della sorella.
NICOLA CIOLA
Al centro il sacerdozio di Cristo.
La spiritualità della Venerabile Maria Bordoni e i suoi riflessi nella teologia di Marcello Bordoni
Assisi (Pg), Cittadella, 2020, 374, € 23,00.