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Nei giorni fra il 28 marzo e il 1° aprile di quest’anno una delegazione di rappresentanti dei popoli indigeni del Canada si è recata a Roma, accompagnata da alcuni vescovi canadesi, e ha avuto diversi incontri con papa Francesco, che ha promesso loro di recarsi personalmente in Canada entro quest’estate per continuare il dialogo nei loro «territori natii».
Durante l’incontro conclusivo, il Papa ha detto: «Auspico che gli incontri di questi giorni possano aprire strade ulteriori da percorrere insieme, infondere coraggio e accrescere l’impegno a livello locale. Un efficace processo di risanamento richiede azioni concrete. In spirito di fraternità, incoraggio i vescovi e i cattolici a continuare a intraprendere passi per la ricerca trasparente della verità e per promuovere la guarigione delle ferite e la riconciliazione; passi di un cammino che permetta di riscoprire e rivitalizzare la vostra cultura, accrescendo nella Chiesa l’amore, il rispetto e l’attenzione specifica nei riguardi delle vostre tradizioni genuine. Vorrei dirvi che la Chiesa sta dalla vostra parte e vuole continuare a camminare con voi. Il dialogo è la chiave per conoscere e condividere e i vescovi del Canada hanno chiaramente espresso il loro impegno a continuare a camminare insieme con voi in una via rinnovata, costruttiva, feconda, dove incontri e progetti condivisi potranno aiutare».
In queste pagine cercheremo di illustrare brevemente il contesto del cammino di verità e riconciliazione con i popoli indigeni del Canada, a cui il Papa partecipa così intensamente insieme alla Chiesa canadese.
I popoli indigeni, il dibattito sulla «scoperta» e la nascita del Canada
Ma anzitutto, quali e quanti sono questi popoli indigeni? Oggi si parla di tre realtà distinte. Anzitutto le First Nations («Prime Nazioni»), che comprendono i gruppi, o «bande», che erano presenti sul territorio prima dell’arrivo degli europei…