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Il contesto dell’articolo. A 75 anni dalla sua tragica morte, Benito Mussolini continua, in modo ambiguo, ad «affascinare» molti italiani. Due recenti romanzi storico-biografici, scritti da Antonio Scurati sono diventati veri e propri casi letterari, vendendo in Italia diverse centinaia di migliaia di copie.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo tratta in particolare della cosiddetta «politica della mano tesa», attuata da Mussolini – non senza resistenze interne al fascismo – nei confronti della gerarchia cattolica. Egli, una volta conquistato e consolidato il suo potere dopo la «marcia su Roma» del 1922, subito si rese conto che per governare gli italiani c’era bisogno del sostegno della Chiesa, e in ogni caso di non entrare in conflitto aperto con essa. A differenza di alcuni esponenti della gerarchia ecclesiastica italiana e della Curia, il Papa però non si lasciò trascinare da tanta liberalità. A chi gli chiedeva cosa si doveva fare, Pio XI rispondeva: soprattutto, occhi aperti!
L’articolo poi si sofferma sulle riforme volute subito dal governo fascista da leggere in questa prospettiva, in particolare la riforma Gentile sulla scuola e i provvedimenti contro la massoneria. Per quanto riguarda la scuola, Mussolini aveva affermato «che la tradizione latina e imperiale di Roma oggi è rappresentata dal cattolicesimo». Egli, insomma, nonostante il suo recente passato da anticlericale, intendeva fare del cattolicesimo «romano» una delle idee guida della sua politica nazionale. Nel secondo caso, l’intervento rientrava nel progetto fascista di eliminazione di tutti i poteri occulti o settari che potevano in qualche modo minacciare la «rivoluzione fascista e la rinascita nazionale». D’altra parte, Mussolini sapeva bene che la massoneria era il maggiore nemico della Chiesa cattolica.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Cosa animava davvero la «politica della mano tesa» attuata da Mussolini nei confronti della gerarchia cattolica?
- E quali furono le risposte da parte della Chiesa italiana e della Santa sede a questo «corteggiamento»?
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MUSSOLINI, THE SO-CALLED «MAN OF PROVIDENCE»
Seventy-five years after his tragic death, Benito Mussolini continues, in an ambiguous way, to «fascinate» many Italians. Two recent historical-biographical novels, written by Antonio Scurati – M. Il figlio del secolo (of 2018) and M. L’uomo della provvidenza (of 2020) – have become true literary phenomena, selling several hundred thousand copies in Italy. In this article we discuss the so-called «policy of the outstretched hand», instrumentally implemented by Mussolini towards the Catholic hierarchy. He soon realized that in order to govern the Italians he needed the support of the Church, and most certainly not to enter into open conflict with it. This did in fact happen, but not always under the conditions imposed or desired by the Duce of Fascism.