L’attuale Burundi è diventato indipendente a partire dal 1962. Questo piccolo Paese africano nella regione dei Grandi Laghi, con l’81,35% di battezzati, tra cui il 65% di cattolici, è la terra più cristiana del continente nero. Ormai da un trentennio, tra un colpo di Stato e l’altro, prosegue quasi senza interruzione una spaventosa guerra a sfondo etnico tra hutu e tutsi, i due principali gruppi che compongono la popolazione del Burundi. Ripercorrendo la storia di questo Paese, prima colonia tedesca, poi sotto mandato del Belgio, se ne analizza soprattutto la situazione religiosa e sociale, dove la Chiesa cattolica è profondamente radicata e dove, pur tra mille difficoltà, resta alto il suo contributo per lo sviluppo del Paese, bisognoso soprattutto di pace.
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LA CHIESA IN BURUNDI: SITUAZIONE RELIGIOSA E SOCIALE

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