L’articolo riferisce sulle questioni trattate in un convegno franco-siriano di bioetica a proposito del trapianto di organi. Si esaminano gli aspetti antropologici e psicologici dei trapianti, con particolare attenzione al rapporto donatore-ricevente, e le motivazioni che spingono al dono, fondate sulla solidarietà e l’apertura alla società. Si conclude con un appello alla presa di coscienza del problema, che susciti un’ampia disponibilità al dono. Perché un trapianto riesca, la competenza medica è essenziale, ma insufficiente; e il quadro giuridico è indispensabile, senza essere determinante. Ciò che è necessario è la solidarietà con quanti soffrono. L’Autore è medico al Cairo.
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IMPLICAZIONI ANTROPOLOGICHE E SOCIALI DEL DONO DI ORGANI
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