Dopo un lungo conflitto tra scienza e religione, con il Concilio Vaticano II è iniziato l’avvicinamento tra le due parti. Oggi sembra inadeguata la via della totale indipendenza tra esse, mentre appaiono più praticabili le vie del dialogo e dell’integrazione. L’articolo esamina la differenza tra conoscenza scientifica, fondata sull’osservazione (che le teorie positiviste consideravano la sola valida), e conoscenza religiosa, fondata sulla fede. Le due realtà hanno ciascuna il proprio ambito, ma non devono ignorarsi, anzi possono trarre vantaggio dall’incontro e dal confronto. Comunque, come ieri la religione, così oggi la scienza non devono lasciarsi asservire dal potere politico o economico. L’Autore è professore di Geofisica all’Università di Alcalá (Madrid).
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IL RAPPORTO TRA SCIENZA E RELIGIONE
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