|
La curatrice della 59a Biennale d’Arte di Venezia, Cecilia Alemani (nata nel 1977 a Milano), vive con la sua famiglia a New York. Come suo marito, Massimiliano Gioni, è direttrice artistica e attualmente cura mostre a New York, dove dal 2011 guida il brillante programma High Line Art. Contemporaneamente, sempre a New York, ha sviluppato un’esperienza nella commissione e nella produzione di opere d’arte destinate a spazi pubblici e insoliti.
Nella Biennale di Venezia di quest’anno ha coinvolto molte artiste da tutte le parti del mondo. Tra il Padiglione centrale, i Giardini e l’Arsenale, espongono oltre 213 artiste, provenienti da 58 Paesi, con circa 1.500 opere d’arte e 80 nuove produzioni.
Certamente la pandemia di Covid-19 ha ostacolato la preparazione della mostra, ma Alemani ha potuto garantire i necessari contatti con le artiste per mezzo di visite e videoconferenze.
In concreto, è riuscita a conquistare al suo progetto quegli artisti ai quali interessa «esprimere nel linguaggio dell’astrazione le loro riflessioni su schermi, pelle, apparecchi tecnici e tutte le possibili membrane che mettono in comunicazione noi e il mondo», come afferma nella conversazione con il critico d’arte tedesco Heinz-Norbert Jocks.
La curatrice ha tratto il titolo dell’Esposizione, «Il latte dei sogni», dall’omonimo libro per bambini dell’autrice surrealista Leonora Carrington (1917-2011), che evoca un mondo magico in cui la vita viene continuamente scoperta attraverso il prisma della fantasia.
Per Carrington, nell’immagine e nel testo si trova un mondo in cui ciascuno può cambiare, trasformarsi, diventare qualcos’altro o qualcun altro. Il libro contiene storie brevi e assurde, e disegni; creature fantastiche ed esseri magici ne popolano le illustrazioni: bambini che mangiano ragni e donne a testa in giù. Il libro non è per nulla facile da decifrare, ma costituisce un’introduzione feconda alla mostra. Ovunque ci si giri, si trova un miscuglio favoloso di esseri fantastici.
Alemani accompagna i visitatori in un viaggio immaginario…
***
“THE MILK OF DREAMS”. The 59th Venice Art Biennale 2022
For the Venice Biennale held this year, art historian Cecilia Alemani involved many female artists from all over the world. In the two parts of the main exhibition, there were more than 213 female artists from 58 countries with approximately 1,500 works of art. By contrast, male artists made up only 10% of the total. In terms of content, the exhibition was concerned with the representation of bodies and their metamorphoses, the relationship between individuals and technology and the link between body and earth. With this reconfiguration, the Biennale found entirely new ways and forms of communication, which will also mark the future of these exhibitions.