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ABSTRACT — Trasmesso da Rai Uno a tarda ora tra il 6 e 7 gennaio 2017, Paradiso è un documentario della durata di poco più di un’ora, girato da Stefano Consiglio a piazza San Pietro nei primi mesi del Giubileo della Misericordia.
Non è un film sul Giubileo, ma il risultato di una serie di incontri con persone, pellegrini o turisti, che si lasciano avvicinare e sono disposte a scambiare qualche parola con il regista e con gli uomini della sua troupe. Come aveva fatto anni addietro con un analogo esperimento realizzato in un centro commerciale, Consiglio va alla ricerca delle aspirazioni profonde che, fra timori e speranze, animano la vita di uomini e donne, giovani e anziani, appartenenti alle condizioni più diverse.
Stefano Consiglio, infatti, come nel film L’amore non perdona, sembra avere lo sguardo di chi è innamorato di ciò che vede. «Aprire gli occhi. Guardare – spiega Consiglio – Al giorno d’oggi succedono cambiamenti così frequenti e così rapidi, che le cose chiedono di essere guardate non soltanto con curiosità, ma con passione, con interesse, senza pregiudizi, nel senso etimologico del termine, cioè senza puntare su una presunta conoscenza previa». E ancora: «Quando cominci a guardare le persone con attenzione […] allora ti accorgi che non soltanto gli esseri umani, ma anche i luoghi che essi frequentano assumono un aspetto diverso». Aggiunge: «Più osservo gli esseri umani e più mi accorgo che, in fondo in fondo, siamo tutti scintille divine; e se ti metti in un atteggiamento disposto alla sorpresa, prima o poi arriverà qualche cosa che ti lascerà veramente a bocca aperta».
In chi ha fatto questo documentario c’è l’intenzione non soltanto di mettere da parte i cari ricordi del passato, ma anche di emarginare le celebrazioni del presente (semplificate, ma pur sempre dotate dei caratteri della solennità) e perfino la figura del Papa, che si intravede da lontano soltanto all’inizio e alla fine del film. L’attenzione è altrove.