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«L’atteggiamento che consiste nell’ammirare il fascismo pur deplorandone gli eccessi non ha senso. Il fascismo non può esistere che grazie ai suoi eccessi. I suoi cosiddetti eccessi sono la sua logica». Esordisce così il nuovo romanzo di Giovanni Grasso, Icaro, il volo su Roma. L’autore, storico e consigliere per la comunicazione del presidente Sergio Mattarella, aveva pubblicato due anni fa un testo di successo: «Il caso Kaufmann»: le radici dell’odio razziale. Ambedue i romanzi toccano uno dei periodi più complessi e tragici della nostra storia.
L’esordio tuttavia non è un semplice incipit, ma una pagina dell’autobiografia di Lauro De Bosis, che ha un titolo lugubre ma vero: Storia della mia morte, ed è stata pubblicata proprio in occasione della sua fatale scomparsa nel Mediterraneo dopo il famoso volo su Roma il 3 ottobre 1931. Quel volo fu una beffa clamorosa al fascismo e a Mussolini, che assistette impotente a un’imprevista nevicata di volantini su tutta Roma. Lo scopo del volo del nuovo Icaro era «portare un messaggio di libertà a un popolo schiavo. […] Tutti i regimi della terra, anche l’afgano e il turco, possono lasciare, chi più chi meno, una qualche libertà ai loro sudditi: solo il fascismo, per difendersi, è costretto ad annientare il pensiero».
Perché Icaro?
Il mito di Icaro costituisce il filo rosso del romanzo. Nel 1928 Lauro De Bosis, poeta e letterato, sognatore e antifascista, conosce Ruth Draper, la più importante attrice teatrale statunitense, giunta a Roma per uno spettacolo. Raccontandole la propria vita, ricorda la medaglia d’argento vinta alle Olimpiadi di Amsterdam. Una medaglia eccezionale, di fatto il primo premio, poiché non fu assegnata quella d’oro. De Bosis l’ha conquistata con un poema in versi: «Si intitola Icaro e sostanzialmente tratta della sete di libertà e conoscenza dell’essere umano…
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ICARO: IL VOLO SU ROMA AND THE MOCKERY OF FASCISM
“The approach that consists in admiring fascism while deploring its excesses does not make sense. Fascism can only exist thanks to its excesses: they are its logic.” Thus begins the new historical novel by Giovanni Grasso, Icaro, il volo su Roma, [Icarus, the flight over Rome], which touches on one of the most tragic periods of our history, the flight over Rome by Lauro De Bosis. On October 3, 1931, the thirty year old, poet and man of letters, made a resounding mockery of Mussolini, who watched helplessly as 400,000 flyers were launched, which brought a message of freedom to an enslaved people. Unfortunately, the success turned into tragedy because the plane ran out of fuel, and sank in the Mediterranean. The story is intertwined with the tour of Italy by Ruth Draper, New York’s most famous theatrical actress. Between her and Lauro an overwhelming love came to be, which was nourished by beauty, civic values and the fight against fascism.