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Il contesto dell’articolo. La storia in cui si inserisce questo profilo del padre gesuita Frans van der Lugt, originario dei Paesi Bassi, ha come ultimo scenario il terribile assedio della città siriana di Homs. Per mesi p. Frans ha supplicato il mondo con dei messaggi video di porre fine all’assedio, perché la gente stava morendo di fame. Una piccola zona, dove si trova la residenza dei gesuiti, era stata occupata dalle forze ribelli ed è rimasta isolata. P. Frans è stato ucciso il 7 aprile 2014 sulla soglia di casa. L’indomani è stato sepolto nel giardino. Pochi giorni dopo si è concluso l’assedio di Homs, e civili e combattenti hanno potuto lasciare la città. Tutti i giorni, cristiani e musulmani vanno a pregare sulla sua tomba.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo presenta un profilo di p. Frans e dà un’idea in particolare degli ultimi mesi della sua presenza con la gente di Homs sotto assedio, come e perché egli ha vissuto come «siriano tra i siriani».
La sua vita e la sua morte si riassumono così: ha costruito ponti tra le persone ed è stato ucciso per rendere testimonianza.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Cosa fare e come credere ancora nel bene per chi vive in condizioni estreme, a rischio costante della vita? Ha detto p. van der Lugt: [in questi casi] «un uomo non può fare nulla, ma può credere che Dio è con lui nelle sue difficoltà, che Dio non lo abbandonerà. Dio lo sa, quando noi soffriamo. […] In queste circostanze di bisogno e di fame sperimentiamo la bontà della gente… Se non si ha più niente, si deve accettare e scoprire la bontà degli altri. Vediamo il male intorno a noi, ma questo non ci rende ciechi alla bontà degli altri; il male non deve scacciare la bontà dai nostri cuori».
- In che modo è davvero possibile «dare» agli altri? «È soltanto con le mani vuote che possiamo dare in modo che gli altri non si sentano umiliati o sottomessi. Ho trovato tutto questo in una persona che mi attrae profondamente, un uomo capace di vivere semplicemente con le mani vuote: Gesù di Nazaret».
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FRANS VAN DER LUGT, BUILDERS OF BRIDGES AND MARTYRS
Frans van der Lugt (1938-2014) was a Dutch missionary who spent his priesthood in Syria. Throughout his time there he worked as an advisor, pastor of souls and above all as a person who tried to bring people together, working among Christians, but also with Muslims and Druze, with the old and the young. In addition, Fr van der Lugt set up a farm where people with disabilities could work and learn. During the civil war, with the siege of Homs underway, he remained with the elderly population within the city. Fr. Frans van der Lugt was killed in the Jesuit residence April 7, 2014, and his burial place, in the garden of the Jesuit house, is now a place where both Christians and Muslims go to pray for peace.