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Il contesto dell’articolo. Da molti anni si parla regolarmente di migrazioni e, nel caso italiano, soprattutto di immigrazione, in genere in toni molto passionali e con pochi dati obiettivi a disposizione. Il tema, un po’ sopito attualmente a causa della pandemia, tornerà infatti certamente a essere più vivo in futuro.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo prende lo spunto dalla pubblicazione del XXIX Rapporto immigrazione 2020. Conoscere per comprendere, curato da Caritas italiana e Fondazione Migrantes. Così fa il punto sulle migrazioni oggi nel mondo, offrendone i dati essenziali a livello planetario, europeo e italiano. Come è noto, non si tratta di un fenomeno passeggero, ma di una realtà che è sempre esistita nella storia ed è destinata a continuare – e probabilmente ad aggravarsi – in un mondo così in trasformazione come il nostro. Anche una volta superata la pandemia, il problema dei migranti tornerà a presentarsi con forza dirompente. Da come esso verrà affrontato e risolto dipenderà il futuro di tutta l’umanità, anche se le soluzioni dovranno essere diversificate nel Pianeta.
Oltre al Rapporto immigrazione 2020, l’articolo tiene in considerazione e dà conto anche di alcuni dati tratti da altre fonti, come il World Migration Report 2020 e il Rapporto Annuale duemilaventi. Attività e servizi del Centro Astalli, evidenziando in particolare la natura delle migrazioni internazionali e le «categorie» di migranti che oggi è possibile differenziare, per motivazioni ed esigenze, incluse alcune osservazioni sul saldo migratorio in Italia.
In conclusione, si ricorda anche perché papa Francesco considera quello della sfida delle migrazioni un aspetto fondamentale della pastorale ecclesiale, ponendolo tra le priorità del suo pontificato.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Quali sono i numeri disponibili sul fenomeno migratorio a livello globale?
- Quando la questione migratoria tornerà alla ribalta delle cronache, sapremo finalmente affrontarla nel modo adeguato?